Rc auto, assicurazioni: riduzione tariffe insufficiente

Rc auto, assicurazioni: riduzione tariffe insufficiente
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Martedì 5 Luglio 2022, 14:45
(Teleborsa) - I dati sulla riduzione delle tariffe Rc auto resi noti oggi dall'ANIA appaiono ridicoli e rappresentano una presa in giro per milioni di assicurati italiani. Lo afferma Assoutenti commentando la relazione annuale.


"Le compagnie di assicurazioni vogliono usare la scusa dell'inflazione per applicare rialzi delle tariffe rc auto – denuncia il presidente Furio Truzzi – Peccato che mentre in Italia il numero di incidenti crollava nel 2020 per effetto del lockdown e nonostante le auto siano rimaste sempre più ferme nei garage nel 2021 per i limiti agli spostamenti, i prezzi dell'Rc auto abbiano subito riduzioni minime, con le compagnie che hanno trattenuto buona parte dei profitti generati dalla riduzione dei sinistri del 2020 e 2021".

"Per tale motivo non accetteremo la scusa dell'inflazione e del caro-energia per un ulteriore incremento dei prezzi delle polizze, e siamo pronti a denunciare qualsiasi aumento delle tariffe nel comparto rc auto" – conclude Truzzi.


Di calo delle tariffe del tutto insufficiente parla il Codacons. "Siamo in presenza di un evidente squilibrio nell'andamento dell'Rc auto a tutto danno degli automobilisti italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi – Mentre infatti tra il 2020 e il 2021 le restrizioni legate al Covid hanno portato ad un abbattimento del numero di incidenti, morti e feriti sulle strade italiane, con un crollo dell'incidentalità del -40%, le tariffe nel 2022 non sono scese abbastanza. Gli italiani nell'ultimo biennio hanno continuato a pagare l'Rc auto nonostante le auto siano rimaste per lunghi periodi ferme a causa dei divieti alla circolazione imposti con il lockdown, determinando così un evidente arricchimento per le compagnie di assicurazioni".

"Le tariffe dovevano calare in modo assai più sostanzioso, ma così non è stato, con un danno economico evidente per gli automobilisti – prosegue Rienzi – Riteniamo ci sia un ampio margine per una ulteriore riduzione dei prezzi delle polizze, e ci aspettiamo un pressing del Governo verso le imprese assicuratrici per garantire maggiore equilibrio nel settore Rc auto".


"Non si capisce perché ai lavoratori non si adegua lo stipendio all'inflazione, mentre lo si deve fare per tutto il resto, dalle tariffe ai pedaggi autostradali, fino alle multe, ma l punto è che il lieve aumento dei prezzi dei pezzi di ricambio e dei costi delle riparazioni non giustifica alcun rincaro dei premi, visto che secondo i dati resi noti oggi nel 2021 i premi complessivi Vita e Danni hanno raggiunto 140 miliardi di euro e sono in aumento del 3,8%" sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

(Foto: ElisaRiva / Pixabay)
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