Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della sua informativa in Senato ha ribadito l'importanza delle sanzioni per "mantenere alta la pressione sulla Russia" e convincere Mosca a sedersi al tavolo dei negoziati. Draghi ha spiegato che "l'Europa è al lavoro su un sesto pacchetto di sanzioni che l'Italia sostiene con convinzione. La lista degli interventi prevede misure legate al petrolio restrizioni su alcuni istituti finanziari, l'ampliamento della lista degli individui sanzionati".
Nel frattempo i prezzi del petrolio sono tornati a scendere trascinati giù dai timori che la crescita del costo dei carburanti possa danneggiare la crescita economica globale. A contenere le perdita il previsto allentamento delle restrizioni per il Covid a Shanghai e la prospettiva di un'offerta più ristretta con un eventuale divieto dell'Unione europea sulle importazioni di petrolio russo. Il prezzo del Brent è sceso dell'1% a quota 108 dollari al barile e quello del Wti dell'1,39% a 105,55 dollari al barile.
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