Una vera rivoluzione che, se da un lato rischia di creare dei cittadini di serie A e dei cittadini di serie B, dovrebbe rivelarsi un vantaggio in termini di comodità per il cittadino e, al tempo stesso, per le amministrazioni che non dovranno più farsi carico di gestire sistemi di rilascio e gestione delle credenziali di accesso, risparmiando tempo e risorse. Il nuovo sistema di accesso è stato facilitato anche per coloro che non hanno molta dimestichezza con il computer, come le persone più anziane. Il tema è stato avanzato dai sindacati dei pensionati, e risolto permettendo ai figli e nipoti di sostituirsi all'avo, come peraltro già succede normalmente per gli altri delegando un professionista che usa le credenziali del cliente per agire a suo nome e per conto di lui.
Il "grande switch" non riguarderà però tutti. Mantengono i vecchi sistemi, i Comuni sotto i 5.000 abitanti – che possono proseguire a dialogare realmente con i propri cittadini fino alla fine dell'emergenza pandemica e salvo ulteriori proroghe – e i professionisti e le imprese che mantengono le vecchie credenziali. Per queste ultime categorie non è stato ancora deciso quando si passerà a Spid, Cie o Cns, ma lo switch avverrà anche per loro.
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