La società americana ha chiuso il periodo dicembre-febbraio con utili netti di 1,1 miliardi di dollari, pari a 68 centesimi per azione, rispetto alla perdita di 921 milioni (57 centesimi) registrata nello stesso periodo di un anno fa. I ricavi sono aumentati del 7% a 9,6 miliardi di dollari contro i 9 miliardi rilevati nello stesso trimestre dell'anno prima. Le stime degli analisti erano invece per un utile per azione di 66 centesimi e un fatturato di 9,6 miliardi.
Nonostante la crescita registrata nel trimestre scorso tuttavia a Wall Street gli investitori hanno reagito male ai dati di vendita negli Stati Uniti. Le azioni Nike in Borsa perdono infatti il 6% a 82,73 dollari.
Le vendite di Nike in Nord America sono salite del 7% a 3,81 miliardi didollari, contro un calo del 6% nello stesso trimestre dell'anno prima e i 3,85 miliardi attesi dagli analisti. Un obiettivo mancato che non è piaciuto agli investitori, che si sono accaniti sul titolo del gruppo di abbigliamento sportivo.
In cina le vendite sono cresciute invece del 19% a 1,59 miliardi, in rallentamento però rispetto alla crescita del 24% dell'anno prima.
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