Mutui meno cari e vendite al dettaglio in crescita. I dati che arrivano da Bankitalia e Istat su tassi e commercio indicano una schiarita all'orizzonte. Prosegue, a febbraio, la discesa dei tassi sui mutui: Bankitalia segnala che i prestiti alle famiglie sono stati erogati con un Taeg medio, comprensivo delle spese accessorie, del 4,31% (contro il 4,38% di gennaio).
Stando al report di Palazzo Koch intitolato "Banche e moneta: serie nazionali", la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 17 per cento (22 per cento nel mese precedente).
Le famiglie con mutui da pagare possono tirare un sospiro di sollievo? Considerando l'importo e la durata media di un finanziamento per l'acquisto della casa, il calo dei tassi significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo variabile, scende in media di 48 euro al mese rispetto al picco di novembre 2023, ha calcolato l'Unione nazionale dei consumatori. Parliamo di un risparmio annuo di 576 euro.
Intanto sempre a febbraio le vendite al dettaglio risultano in crescita, su base congiunturale, dello 0,1%, sia in valore che in volume. Lo afferma l'Istat, che fotografa un lieve aumento delle vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e in volume) e dei beni non alimentari (+0,2% in valore e in volume). E ancora. Su base tendenziale, a febbraio 2024 le vendite al dettaglio aumentano del 2,4% in valore e registrano una crescita in volume dello 0,3%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 3,9% in valore e dello 0,4% in volume. Un andamento analogo si osserva per quelle dei beni non alimentari, con aumenti dell'1,1% in valore e dello 0,5% in volume. Questo il commento dell'Istat: «A livello tendenziale si registra una variazione positiva sia per le vendite dei beni alimentari sia per quelle dei beni non alimentari. Per la prima volta da maggio 2022 torna a crescere, seppure in misura contenuta, il volume complessivo delle vendite».