Mutui, tassi ancora in calo: Taeg per la rata della casa scende al 4,31%. Ora salgono i consumi

La rilevazione della Banca d'Italia e le stime dell'Istat

Mutui, tassi ancora in calo: Taeg per la rata della casa scende al 4,31%. Ora salgono i consumi
di Francesco Bisozzi
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Giovedì 11 Aprile 2024, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 12:34

Mutui meno cari e vendite al dettaglio in crescita. I dati che arrivano da Bankitalia e Istat su tassi e commercio indicano una schiarita all'orizzonte. Prosegue, a febbraio, la discesa dei tassi sui mutui: Bankitalia segnala che i prestiti alle famiglie sono stati erogati con un Taeg medio, comprensivo delle spese accessorie, del 4,31% (contro il 4,38% di gennaio).

Stando al report di Palazzo Koch intitolato "Banche e moneta: serie nazionali", la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 17 per cento (22 per cento nel mese precedente).

Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,59 per cento. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati pari invece al 5,34 per cento. Oggi è attesa la decisione della Bce sui tassi di interesse, che secondo gli analisti dovrebbero restare invariati.

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Le famiglie con mutui da pagare possono tirare un sospiro di sollievo? Considerando l'importo e la durata media di un finanziamento per l'acquisto della casa, il calo dei tassi significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo variabile, scende in media di 48 euro al mese rispetto al picco di novembre 2023, ha calcolato l'Unione nazionale dei consumatori. Parliamo di un risparmio annuo di 576 euro.


Intanto sempre a febbraio le vendite al dettaglio risultano in crescita, su base congiunturale, dello 0,1%, sia in valore che in volume. Lo afferma l'Istat, che fotografa un lieve aumento delle vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e in volume) e dei beni non alimentari (+0,2% in valore e in volume). E ancora. Su base tendenziale, a febbraio 2024 le vendite al dettaglio aumentano del 2,4% in valore e registrano una crescita in volume dello 0,3%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 3,9% in valore e dello 0,4% in volume. Un andamento analogo si osserva per quelle dei beni non alimentari, con aumenti dell'1,1% in valore e dello 0,5% in volume. Questo il commento dell'Istat: «A livello tendenziale si registra una variazione positiva sia per le vendite dei beni alimentari sia per quelle dei beni non alimentari. Per la prima volta da maggio 2022 torna a crescere, seppure in misura contenuta, il volume complessivo delle vendite».

LE VARIAZIONI

Per quanto riguarda i beni non alimentari, evidenzia ancora l'Istat, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. Stanno andando molto bene i prodotti di profumeria e per la cura della persona (+7,7%). Le dotazioni per l'informatica e la telefonia (-1,8%) invece frenano. Rispetto a febbraio dello scorso anno, infine, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+4%) e per le imprese operanti su piccole superfici come gli alimentari (+1%): Bene anche le vendite al di fuori dei negozi. Giù il commercio elettronico.

 

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