Nella valutazione del titolo, Intesa Sanpaolo osserva che la liquidità delle azioni è piuttosto bassa (flottante al 20,1%) e che l'azienda ha una dimensione ridotta rispetto ai competitor e ha appena iniziato a costruire il suo track record di M&A. "Sebbene questi fattori potrebbero rivelarsi temporanei, riteniamo che al momento potrebbero giustificare uno sconto di valutazione rispetto ai concorrenti - si legge nella ricerca - Al contrario, vorremmo anche notare che l'azienda sta attualmente sviluppando due prodotti potenzialmente innovativi: HomHemo e i filtri per il trattamento dell'acqua con grafene, nessuno dei quali è preso in considerazione nelle nostre attuali previsioni". Il gap con i competitor potrebbe ridursi grazie al loro sviluppo.
Intesa Sanpaolo si aspetta che la società chiuda il 2021 con ricavi per 43,8 milioni di euro, un EBITDA di 9,3 milioni di euro e un utile netto di 4,2 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2022, rispettivamente, a 52,7 milioni di euro, 12,2 milioni di euro e 5,6 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un ulteriore incremento nel 2023 a ricavi per 59,7 milioni di euro, un EBITDA di 14 milioni di euro e un utile netto di 6,7 milioni di euro.
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