In senso generale, non è mistero che la strada imboccata sembra essere quella che porta alla flessibilità. Proprio in quest'ottica, uno dei punti su cui il nuovo esecutivo ha intenzione di andare avanti fin da subito è quello di un Green New Deal, convincendo l'Europa a scorporare gli investimenti italiani in materia ambientale dal calcolo del deficit: "Sosteniamo l'idea di un Green New Deal presente nel programma del governo e della Commissione fondato su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati. In questo quadro – ha dichiarato, nelle scorse ore, il Ministro dell'Economia Gualteri – sarebbe opportuno che la quota di finanziamenti nazionali ricevesse un trattamento diverso da quello attuale e venisse scorporata dal calcolo del deficit strutturale".
Al termine dell'Ecofin a Helsinki, il successore di Tria, ha anche lanciato un primo, chiaro messaggio all'UE: "Ai miei colleghi ho detto che una manovra restrittiva sarebbe controproducente e stiamo lavorando per collocarla nel quadro di una più generale e appropriata fiscal stance dell'area euro", ha detto in conferenza stampa, fissando così il perimetro entro il quale intende muoversi.
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