Lavoro, pensioni e istruzione: i dati dell'Ocse sulla situazione italiana

Lavoro, pensioni e istruzione: i dati dell'Ocse sulla situazione italiana
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Dicembre 2019, 12:28

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha redatto il rapporto Welfare Italia, che ha toccato alcune macro aree della situazione politica, economica e sociale del nostro paese. Secondo l'Ocse, nel futuro italiano ci sarà un «problema drammatico di adeguatezza delle pensioni» perché coloro che hanno cominciato a versare in questi anni avranno probabilmente carriere discontinue in un sistema contributivo che lega le prestazioni ai contributi versati. A riferirlo è il capo del settore Lavoro e affari sociali dell'organizzazione, Stefano Scarpetta, a margine della presentazione del rapporto.

Scuola, allarme Ocse: gli studenti italiani non sanno più leggere



Scarpetta ha ricordato che cinque anni persi di contribuzione valgono il 9 per cento in meno della pensione. «Bisogna agire sul mercato del lavoro, ha detto, quella della pensioni non adeguate è una bomba che esploderà se non la si affronta». «Le generazioni del 1980, ha aggiunto, cominciano a contribuire tardi, si troveranno con pensioni basse».


Lavoro: Italia ultima per trasizione scuola-lavoro. L'Italia è il Paese in Europa che ha il sistema peggiore di transizione scuola-lavoro e questo è legato anche alle difficoltà in cui versa la scuola, soprattutto quella tecnica professionale di qualità nella quale il nostro Paese ha disinvestito. «Credo - ha spiegato  Scarpetta - che anche in Italia ci sia bisogno di migliorare il sistema scolastico e universitario per aiutare i ragazzi a comprendere quali sono le filiere di studio. L'Italia come altri paesi europei ha disinvestito nella scuola tecnica di qualità e questa va assolutamente rilanciata. In Italia sotto lo stimolo della commissione Ue si era investito nel piano 'Garanzia Giovanì che secondo me va rilanciato. Non è una cosa che può fare miracoli ma è uno strumento utile per accompagnare i giovani, soprattutto quelli in difficoltà nella transizione scuola-lavoro».

Quota 100: non c'è sostituzione con posti lavoro. L'idea che se si mandano in pensione prima le persone si creano posti di lavoro «non funziona». Lo dice il capo dell'area Lavoro e affari sociali dell' Ocse, Stefano Scarpetta, a margine della presentazione del rapporto Welfare Italia rispondendo a una domanda su Quota 100. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA