La micro piccola impresa italiana: ecco il vero contributo

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Giovedì 26 Ottobre 2023, 09:43

Le micro e piccole imprese italiane costituiscono la stragrande maggioranza del panorama imprenditoriale del paese, eppure spesso il loro potenziale economico rimane inespresso. 

Secondo i più recenti dati Istat, queste imprese rappresentano il 99% del tessuto imprenditoriale italiano, impiegando il 63% della forza lavoro e contribuendo al 43% del valore aggiunto nella produzione.

Giovedì 26 ottobre alle 11,30 alla Camera si tiene un convegno

La categoria delle microimprese, quelle con meno di 10 dipendenti, da sola costituisce il 95% del totale delle imprese italiane, generando un valore aggiunto del 26,7%.
D'altro canto, le grandi aziende, pur rappresentando meno dell'1% delle imprese totali, occupano il 23% della forza lavoro e contribuiscono, da sole, al 37% del valore produttivo nazionale.

Questi dati sollevano una domanda cruciale: perché, nonostante rappresentino la stragrande maggioranza e occupino la maggior parte dei lavoratori, le micro e piccole imprese contribuiscono in Italia così poco al valore totale della produzione?

L'Unione Italiana Consulenti Strategici Aziendali (UN.I.C.S.A.) nella conferenza stampa presso la Camera dei Deputati, porrà l'attenzione su questa problematica, mettendo in evidenza le sfide che stanno affrontando queste aziende e di come il consulente strategico aziendale rappresenti per loro la vera rivoluzione per mettere in atto una vera evoluzione. 

In particolare, Danilo Manni Presidente di UN.I.C.S.A. sottolinea come la mancanza di una solida cultura aziendale, unitamente alla carente struttura organizzativa, per di più influenzata da decisioni spesso emotive e condizionate dall'istinto del titolare, rappresentino il principale ostacolo alla crescita di queste imprese.

Queste imprese si distinguono per un'approccio imprenditoriale improvvisato, dovuto proprio alla mancanza di una solida e valida cultura aziendale, che le rende vulnerabili agli errori umani. Questa è una differenza chiave rispetto alle grandi aziende, dove il successo imprenditoriale è sostenuto da una gestione manageriale pragmatica, che mette d’accordo le figure chiave del “tecnico di produzione”, il “leader visionario” e il “manager strategico”.

Le grandi aziende, contrariamente alle micro piccole imprese che dedicano il 70% delle loro energie a lavorare,  puntano sulla procedurizzazione, sull’innovazione e sul marketing, esternalizzando tutto ciò che è di basso valore aggiunto, affidando l’esecuzione del “lavoro” in appalto alle micro e piccole imprese.

Tuttavia, l'ostacolo più significativo che quest’ultime deve affrontare è lla ‘mancanza di preparazione del loro titolare a gestire efficacemente il tempo che non ha, i soldi che gli mancano e le persone che gli servono, spesso influenzato dalle urgenze che vincono sempre sull’importanza e condizionato dalle proprie predisposizioni e preferenze.
Oltre all’incapacità a restituire i debiti, sono proprio le difficoltà a gestire le relazioni umane e l'assenza di una visione a lungo termine, mettere in crisi i risultati di queste attività.


C’è una soluzione a queste sfide, ed è rappresentato dalla figura del consulente strategico aziendale, un economista d’azienda esperto di marketing , capace di comprende le profonde esigenze dell'imprenditore per poterlo guidare a raggiungere i risultati programmati, grazie a specifici protocolli frutto di un metodo standardizzato di gestione aziendale.

Questo professionista non è un fiscalista e non è un consulente di direzione  ma un consulente strategico che vuole essere riconosciuto come la scena preferenziale a supporto delle decisioni cruciali da prendere in azienda per realizzare una sana gestione profittevole e sostenibile nel tempo. 

Il presidente di UNICSA, sottolineerà in sala stampa della Camera dei Deputati il prossimo 26 ottobre, l'importanza di concentrarsi sulla produttività e sulla crescita delle micro e piccole imprese italiane per promuovere l'espansione economica del paese. 

La missione principale del consulente strategico aziendale è quella di diffondere una solida e valida cultura aziendale per ridurre il gap che separa le micro e piccole imprese dalle logiche di successo delle grandi aziende.

Le micro e piccole imprese italiane svolgono un ruolo fondamentale nell'economia del paese, rappresentando la stragrande maggioranza delle aziende nel territorio nazionale. Tuttavia, se vogliamo veramente promuovere un cambiamento significativo, dobbiamo imparare a trasformare le sfide che queste imprese affrontano in vere opportunità. In questo modo, potranno contribuire in modo più sostanziale alla crescita economica dell'Italia.

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