Rispetto a febbraio 2020, mese immediatamente precedente le restrizioni legate all'emergenza Covid-19, il livello dell'indice è inferiore del 2,2% mentre, in termini tendenziali, l'indice corretto per gli effetti di calendario è più basso del 2,1%, con una significativa attenuazione della riduzione rispetto a settembre (era -4,9%).
A livello dei principali raggruppamenti di industria tutti i comparti risultano in diminuzione su base annua, più accentuata per i beni di consumo.
L'Istituto di statistica stima che a ottobre l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell'1,3% rispetto a settembre. Nella media del trimestre agosto-ottobre il livello della produzione cresce dell'11,7% rispetto al trimestre precedente.
L'indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale apprezzabile per i beni strumentali (+2,6%), un incremento più contenuto per i beni intermedi (+1,3%) e ancora più ridotto per i beni di consumo (+0,7%); viceversa, diminuisce nel comparto dell'energia (-3%).
Corretto per gli effetti di calendario, a ottobre 2020 l'indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 23 di ottobre 2019). Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti; la riduzione è meno pronunciata per i beni intermedi (-1,0%) e i beni strumentali (-1,2%), mentre risulta più rilevante per i beni di consumo (-4,1%) e l'energia (-2,7%).
I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,6%), la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+4%) e le altre industrie (+3,5%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-17,4% per entrambi i settori).
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