"Dobbiamo sempre guardare a quanto in modo assai più massiccio e stabile altri Paesi come Francia e Germania stanno facendo per sostenere i cambiamenti che la mobilità sta vivendo - continua Benaglia - Guidare la politica industriale è sempre più compito prioritario delle scelte economiche dei Governi. In questi anni abbiamo accumulato ritardi, le risorse e gli investimenti, sia privati che pubblici, sono stati ampiamente inferiori rispetto ad altri Paesi".
"Oltre a un robusto e ben orientato sistema di incentivi come Fim Cisl guardiamo con attenzione alle misure del Recovery plan, da investire per sostenere la transizione tecnologica che non solo FCA nella fusione con PSA, ma anche la forte filiera di componentistica auto italiana si sta preparando a gestire: incentivare le tecnologie, facilitare i processi aggregativi tra i fornitori per aumentare efficienza e competitività e soprattutto la creazione di competenze adatte dei lavoratori sono i nuovi assi su cui proponiamo di giocare le ingenti risorse europee che entro ottobre vanno appostate" conclude.
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