Italiani alla cassa per il pagamento della prima rata dell'Imu: l'acconto, pari a metà dell'imposta complessiva, vale circa 11 miliardi di gettito e va versato entro oggi. Con l'esclusione della prima casa (a meno che non sia considerata di lusso), l'imposta municipale unica è dovuta per il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. A dover effettuare il pagamento sono circa 25 milioni tra proprietari, titolari di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull'immobile; genitori assegnatari della casa familiare a seguito del provvedimento del giudice; concessionari di aree demaniali o locatari degli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.
Il versamento deve essere effettuato in due rate annuali di valore pari al 50% dell'imposta ciascuna.
I calcoli
Secondo un'analisi della Uil il tributo quest'anno costerà in media 1.022 euro a proprietario. Tra le agevolazioni previste rientrano le unità immobiliari concesse in comodato d'uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado e gli immobili di pensionati italiani residenti all'estero e iscritti all'Aire. Niente imposta anche sugli immobili occupati abusivamente. Resta invece su quelli inagibili e inabitabili, anche se con base imponibile ridotta alla metà, ricorda Confedilizia che sottolinea come eliminarla «costerebbe poco più di 50 milioni di euro».
In totale dal 2012, anno dell'istituzione dell'Imu con la manovra del governo di Mario Monti, il gettito dell'imposta ha raggiunto quasi 300 miliardi di euro, calcola l'associazione dei proprietari.
Per quanto riguarda in particolare l'Imu per le seconde case, a fronte di un costo medio di 1.022 euro (di cui 511 per l'acconto di giugno), tra le città più care Roma si posiziona al primo posto con un valore medio annuo di 2.135 euro, seguita da Siena (1.937 euro) e Padova (1.770). La classifica delle città meno care è invece guidata da Catanzaro (509 euro), seguita da Messina (519 euro) e Caltanisetta (549 euro).