La big di Internet, secondo quanto riferito dal New York Times, sarebbe stata accusata di aver localizzato dispositivi mobili e, quindi, fornito informazioni sulla posizione e pubblicità indirizzata anche agli utenti che avevano disattivato il rilevamento della posizione nelle proprie impostazioni dell'account.
Di qui la denuncia portata avanti da 40 Procuratori generali dello Stato, con i quali il motore di ricerca ha siglato un accordo transattivo, che chiude la più grande causa in tema di privacy in USA.
IN base all'accordo, Google si è anche impegnata a rendere più chiare le procedure sul tracciamento della posizione a partire dal 2023.
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