E così, fonti del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica anticipano che si sta lavorando ad un provvedimento sulle trivelle e che il Ministro Gilberto Pichetto Fratin potrebbe decidere di presentarlo già al Consiglio dei Ministri in programma oggi o, al massimo, la prossima settimana, posto che al momento la priorità è la Nadef.
Il tema dell'estrazione di gas nazionale resta in primo piano perché ha natura strutturale e punta a ripristinare il livello di estrazione che l'Italia aveva vent'anni fa: si è passati dai 17 miliardi di metri cubi estratti nel 2002 a poco più di 3 miliardi di metri cubi prodotti quest'anno.
Il problema va oltre la necessità di riempire gli stoccaggi, che hanno superato il 95% entro la deadline del 31 ottobre, garantendo un inverno presumibilmente tranquillo per le famiglie italiane. Il problema invece ha a che fare con le imprese energivore che di gas ne chiedono molto di più e, agli attuali prezzi, rischiano il collasso.
Il decreto a cui si lavora punta a modificare il PiTESAI, cioè il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, raddoppiando la quantità di gas nazionale nei prossimi tre anni e disponendo il via libera a nuove trivelle in zone al momento escluse dalle attività di ricerca, in particolar modo nell'Adriatico e nell'area nei pressi di Venezia.
(Foto: Jetset GFDL 1.2)
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