FS è un'azienda particolarmente energivora. Qual è il Piano del Gruppo per far fronte all'incremento del costo dell'energia e per contribuire alla transizione energetica del Paese?
"Ci sono due livelli di azione. Il primo è riuscire a consumare il meno possibile: per far questo è necessaria una riprogrammazione degli orari e dell'offerta. Una parziale risposta è in treni sempre più performanti: per fare un esempio l'Etr 1000 pesa circa 120-150 tonnellate in meno rispetto al precedente e per questo motivo consuma il 30% in meno di energia. Anche i nuovi treni del trasporto regionale – su cui adesso siamo arrivati a numeri veramente importanti di rinnovo con complessivamente oltre 500 nuovi treni e altri che stanno per entrare in produzione – consumano il 30% in meno di energia. Per il futuro il tema è riuscire a renderci indipendenti sul fronte della produzione di energia elettrica. In questo Ferrovie è coinvolta attivamente nell'utilizzo delle superfici che Ferrovie per sua missione storica e industriale ha a disposizione. Superfici che 'prendono il sole', perché fondamentalmente non possono essere adibite ad altro, e proprio per questo motivo sono superfici elettive per gli impianti di produzione di energia da fotovoltaico".
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