Se fosse passato, l'emendamento di Alternativa che punta a sopprimere il comma 2 dell'articolo della delega fiscale avrebbe eliminato una parte cruciale della riforma del catasto.
"Ieri sera, dopo aver ricevuto dal governo l'ennesimo 'no' alla nostra ragionevole proposta di mediazione, abbiamo votato coerentemente a favore degli emendamenti soppressivi di questa 'schiforma' del catasto. Non abdichiamo alle nostre idee e convinzioni, anche perché sono condivise dalla maggioranza del Paese: niente tasse sulla casa, tanto oggi quando, se non soprattutto, domani – commentano in una nota, i deputati di Forza Italia, componenti della Commissione finanze di Montecitorio –. La riforma voluta dal governo e dalle sinistre anche se non comporterà nell'immediato alcun aumento della tassazione, metterà nelle mani dei futuri governanti un'arma che punta dritto al cuore della classe media. E se impugnata da un governo di centro-destra essa sarà caricata a salve, assolutamente innocua, lo stesso non può dirsi per un esecutivo guidato dalle sinistre. Non abbiamo fiducia in chi ha sempre utilizzato la leva fiscale per imporre politiche economiche fallimentari e punitive nei confronti del ceto medio. Chiediamo, pertanto, alle sinistre di annunciare subito i loro intendimenti per il 2026. Noi, così come abbiamo fatto nelle nostre precedenti esperienze di governo, non aumenteremo di un centesimo le tasse sulla casa, anzi le ridurremo gradualmente. Può dirsi lo stesso se a governare il Paese non ci sarà la coalizione di centrodestra? Le sinistre dissipino, oggi e non domani questo fondamentale dubbio, non per noi ma per gli italiani".
"Bocciato anche l'emendamento che scopriva il trucco, quello che prevedeva la mappatura degli immobili ma non il catasto patrimoniale. Il Governo – ha sottolineato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – e parte della maggioranza vogliono più tasse sulla casa, il resto sono storie. Grazie a chi si è opposto. E a chi continuerà a opporsi".
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