Esi si aggiudica gara per la costruzione di una centrale fotovoltaica nel Lazio

Riccardo Di Pietrogiacomo, ceo di Esi
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Martedì 1 Agosto 2023, 13:48 - Ultimo aggiornamento: 16:29

Esi, società italiana attiva nel mercato delle energie rinnovabili che opera come Epc (Engineering, Procurement and Construction) e System Integrator in Italia ed all’estero - quotata in Borsa su Euronext Growth Milan - si è aggiudicata la gara per la progettazione e costruzione di una nuova centrale fotovoltaica nel Lazio della potenza di 52 MWp, indetta da una primaria Utility Europea.

L’aggiudicazione della gara rimane condizionata alla firma del contratto di costruzione, spiega una nota, ed è sottoposta ad alcune condizioni sospensive tra cui la definizione delle condizioni contrattuali e la firma del contratto. L’importo della commessa è pari a circa 12,3 milioni.

Grazie alla nuova gara, Esi rafforza ulteriormente a livello nazionale nel settore delle costruzioni di nuovi impianti fotovoltaici di grandi e medie dimensioni conseguendo, al completamento della realizzazione dell’impianto, una esperienza tecnologica specifica per una potenza totale installata su singolo impianto di circa 52 MWp.

Riccardo Di Pietrogiacomo, ceo di Esi, commenta: “L’aggiudicazione di questa gara ha una doppia valenza strategica: la conferma del posizionamento di mercato di Esi e della sua visibilità anche a livello internazionale attraverso l’aggiudicazione di gare europee; la seconda, di natura tecnologica riguarda la dimensione del nuovo impianto che consentirà ad Esi di consolidare un track-record per futuri impianti utility scale.

Esi ancora una volta ha dimostrato di disporre dei mezzi tecnologici per soddisfare le esigenze provenienti dal mercato e di saper innovare. Abbiamo fiducia nella capacità e potenzialità della nostra organizzazione e del nostro team e siamo certi di poter beneficiare anche in futuro dei positivi sviluppi attesi nei mercati sempre più sfidanti nei quali operiamo. Stiamo creando con impegno, i presupposti di una crescita sostenibile e di ampio respiro”, conclude Di Pietrogiacomo.

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