"È altamente deplorevole che LHR ci abbia concesso 36 ore per rispettare i tagli di capacità - ha affermato in una nota - Le loro comunicazioni non solo dettavano i voli specifici su cui avremmo dovuto espellere i passeggeri paganti, ma minacciavano anche azioni legali per non conformità". "Questo è del tutto irragionevole e inaccettabile e respingiamo queste richieste", viene aggiunto.
Secondo Emirates, riprenotare l'enorme numero di passeggeri potenzialmente colpiti è "impossibile" con tutti i voli che saranno al completo per le prossime settimane, anche in altri aeroporti di Londra e su altre compagnie aeree.
"LHR ha scelto di non agire, di non pianificare, di non investire - ha accusato la compagnia aerea - Ora di fronte a una situazione di "airmageddon" a causa della loro incompetenza e non azione, stanno spingendo l'intero onere - dei costi e della corsa per sistemare il pasticcio - sulle compagnie aeree e sui viaggiatori".
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