Per il Reddito di cittadinanza "faremo un'analisi. Credo che dovremo lavorare in due direzioni: rafforzare la parte che spinge verso le politiche attive del lavoro, con meccanismi che facilitino di più forme di riqualificazione e, quindi, l'accesso al lavoro, e contemporaneamente consentire anche di superare alcuni ostacoli che precludono l'accesso al reddito così come è strutturato". In sostanza "non dobbiamo disincentivare la ricerca del lavoro".
Sì ad un tavolo sul tema delle pensioni, "ma prima ci sono altre emergenze da affrontare", ha detto Orlando in merito alla richiesta di Cgil, Cisl e Uil di avviare un confronto sul nodo previdenza, anche in vista della scadenza di Quota 100. "Adesso però - ha aggiunto il ministro - pensiamo alle emergenze che sono due: ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro". Inoltre, secondo Orlando, ci sono "altre due cose" da affrontare: "crescita dell'occupazione femminile e vaccinazioni su luoghi lavoro". Poi "apriremo il confronto - ha concluso - anche su questo ulteriore tema", ossia quello delle pensioni.
"Noi - ha ribadito il Ministro - portiamo a giugno il blocco dei licenziamenti per i lavoratori che dispongono di ammortizzatori sociali ordinari, la cassa integrazione, per tutti gli altri si andrà fino all'autunno, ad ottobre" quando sarà pronta la riforma degli ammortizzatori sociali.
Infine, un passaggio squisitamente politico con la segreteria del PD affidata ad Enrico Letta "non mi pare ci sia una svolta, ma una continuità con le caratteristiche di un leader diverso". Letta "porterà la sua linea, il suo stile, il suo punto di vista, ma si prosegue sulla linea che punta a costruire un campo largo di tutto il centrosinistra", ha concluso Orlando.
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