Tema Giustizia, compresa la riforma della prescrizione, al centro della prima sessione di lavoro. Distanze e nodi emergono subito con chiarezza. Il Vicesegretario del Pd Andrea Orlando ha proposto un "lodo" sulla prescrizione - su cui c'è stata una apertura da parte di M5s, che però non sembra soddisfare IV. Orlando ha proposto che la maggioranza si impegni a portare avanti il ddl sulla riforma del processo penale, che accorcia i tempi dei processi, e che se entro sei mesi non viene approvato allora si metterebbe mano alla prescrizione
"Non stanno concedendo nulla": Italia Viva è "favorevole a un accordo, ma" gli altri partiti "non accettano nessuna mediazione sui temi grossi e non vogliono neppure mettere nulla per iscritto". Lo avrebbe detto Matteo Renzi, a quanto si apprende, ai parlamentari di Iv in assemblea parlando della trattativa sul governo. Sulla giustizia, avrebbe aggiunto, "lo zero assoluto". A chi, durante la pausa del tavolo del programma, le ha chiesto se ci fossero passi avanti, Maria Elena Boschi ha risposto con un secco "no".
Renzi dice che su giustizia "siamo allo zero assoluto". Probabilmente sono stato invitato a un'altra riunione. Apertura su riforma penitenziaria, modifica prescrizione, intercettazioni... Non sprechiamo questa possibilità!". Lo scrive su Twitter Andrea Orlando, commentando quanto trapela dall'assemblea di Italia viva.
L'"esplorazione", dunque, ha ancora molte zone d'ombra (troppe), tanto che da ieri circola l'ipotesi che il Capo dello Stato persino accordare una mini-proroga solo però se il traguardo fosse davvero a portata di mano.
I nodi da sciogliere sono ancora tanti. A partire dal capitolo MES che potrebbe definitivamente far naufragare il Conte-Ter. Italia viva chiede di accedere (anche parzialmente), M5s fa muro e intanto spinge per completare il Reddito cittadinanza, rilanciando una riforma degli amortizzatori sociali, destinati a tutte le categorie di lavoratori, compresi gli autonomi
Al momento, tutti gli scenari restano aperti mentre alla torna alla ribalta l'ipotesi mai scartata della cosiddetta "maggioranza Ursula" sulla quale convergerebbe anche Forza Italia. In quel caso, i numeri al Senato sarebbero ampiamento sufficienti.
DI COSA SI TRATTA? - A coniarla nel 2019, Romano Prodi nell'occasione dell'elezione della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha visto schierati dalla stessa parte Pd e Movimento 5 Stelle, insieme ai Popolari europei.
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