Secondo quanto confermato anche dalle autorità locali la Sardegna resterebbe l'unica Regione in zona rossa a partire dal 26 aprile. A preoccupare non è però il suo scenario di trasmissione – presenta comunque un indice Rt pari a 0,97 – quanto l'alto numero di focolai (157) che portano la classificazione del rischio ad "alta per molteplici allerte di resilienza". Complessivamente la situazione sembra migliorare: la valutazione della probabilità resta "moderata" e quella di impatto diventa"bassa" a cui si aggiunge un calo dei casi accertati del 10,2% tra il 12 e il 18 aprile. "Ciò che ci sta condannando – ha spiegato l'assessore alla Sanità Mario Nieddu dopo un incontro con il ministro Speranza – è ancora una volta l'indice di contagiosità, per il resto abbiamo valori migliori di chi andrà in zona gialla". Questa, ha concluso Nieddu, "è la riprova che il sistema di zonizzazione basato sul calcolo dell'Rt va cambiato perché non è corrispondente alle caratteristiche reali delle situazioni epidemiologiche delle Regioni".
Dalla prossima settimana potrebbero essere 13 le regioni e 2 province autonome ad andare in zona gialla, mentre 5 passerebbero in arancione: Basilicata, Calabria, Sicilia, Valle d'Aosta e l'incognita Puglia che potrebbe però passare anch'essa in zona gialla.
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