Gli italiani cercheranno soprattutto calzature, segnalate come acquisto desiderato dal 67%. Seguono, a breve distanza, maglie, magliette, canottiere e top (66%), mentre al terzo posto ci sono gonne e pantaloni (41%). Posizioni alte in classifica anche per vestiario e accessori per il mare e intimo (entrambi al 38%), mentre Camicie e camicette raccolgono il 37% delle indicazioni. Seguono abiti/completi (30%), borse (20%), accessori (16%) biancheria per la casa (15%), cinture (13%) e piccola pelletteria (12%). Il settore ha vissuto un avvio di anno deludente, con la ripresa dei consumi frenata da contagi, tensioni internazionali ed inflazione: nei primi sei mesi dell'anno il 57% degli intervistati segnala una diminuzione delle vendite, mentre solo il 13% indica una crescita. Una frenata resa piu' aspra dall'aumento dei costi della merce, segnalato dal 74% degli intervistati. L'auspicio e' che i saldi in arrivo possano segnare una svolta, anche per l'aumento dello sconto medio di partenza: quest'anno il 33%, tre punti in piu' dei saldi estivi 2021.
"Il 2022 doveva essere l'anno della ripresa, ma fino ad ora è stato deludente in particolare per le piccole e medie imprese del retail fisico, ancora più in difficoltà a causa dell'aumento dei costi fissi", ha spiegato Benny Campobasso, presidente nazionale di Fismo, l'associazione delle imprese moda di Confesercenti. "Per questo, invitiamo per i saldi a comprare nei negozi fisici, non solo per una maggiore qualità dell'acquisto, si possono toccare con mano e provare i capi, assistiti da un addetto alle vendite, ma anche per contribuire alla ripresa economica delle imprese e alla rivitalizzazione delle città e dei piccoli borghi", ha concluso.
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