Stretta dalla necessità di tamponare il maxi debito da oltre 100 miliardi di dollari accumulato dopo la mega acquisizione di SABMiller nel 2016, Ab InBev aveva progettato la quotazione in tempi più rapidi. A luglio scorso, in coincidenza con le tensioni anche sui mercati generate dalle proteste ad Hong Kong, il gruppo è stato però costretto ad un rinvio, tagliando peraltro drasticamente l'obiettivo di raccolta, inizialmente fissato a 10 miliardi di dollari.
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