Il cda ha deliberato quindi di presentare all'assemblea degli azionisti la proposta di distribuire dividendi cash per 216,2 milioni, pari a 1,85 euro per azione e corrispondenti ad un pay-out del 79%, che risulta così nella parta alta delle previsioni ribadite in occasione della presentazione del Piano triennale. Il dividendo verrà corrisposto in due tranche: in acconto per euro 1,55 a partire dal 20 maggio 2020 e a saldo per euro 0,30 a partire dal 20 gennaio 2021.
Il risultato ha beneficiato di un contesto favorevole e della significativa crescita della componente ricorrente - utile core a 150 milioni euro (+12,7%) - supportata dalla forte e continua espansione dimensionale - masse per 69 miliardi (+20%) - così come dalle molteplici iniziative nella diversificazione dei prodotti e dei servizi.
L'amministratore delegato Gian Maria Mossa, commentando i numeri, ha affermato che si è chiuso «il miglior anno nella nostra storia. Alla luce di questi risultati - ha proseguito - guardiamo con crescente ottimismo al cammino per il nostro piano triennale e alle sfide per il 2020".
Il margine di intermediazione è aumentato del 29% a 578 milioni, mentre il margine finanziario si è attestato a 88,2 milioni, in crescita del 4,9% con un margine d'interesse a 74 milioni (+23,4%). Le commissioni lorde sono salite del 18,8% a 881 milioni.
I ratio patrimoniali a fine periodo si confermano molto solidi su livelli ampiamente superiori ai requisiti richiesti dalle autorità bancarie: il Cet1 ratio si è attestato al 14,6% e il Total Capital ratio (Tcr) al 16,1%.
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