Breton ha ricordato che quindi su 300 milioni di dosi "promesse" da Astrazeneca per i primi sei mesi dell'anno, solo 100 milioni verranno erogate. "Avevamo ordinato 120 milioni di dosi per il primo trimestre e 180 milioni per il secondo trimestre. Si è scoperto che nel primo trimestre ne hanno consegnate solo 30 milioni, il che ha creato problemi che tutti hanno visto" e "hanno consegnato solo 70 milioni in il secondo trimestre ", ha spiegato.
"Siamo pragmatici - ha detto il Commissario UE - la mia priorità come responsabile dei vaccini è che coloro con i quali stipuliamo un contratto consegnino esattamente in tempo, o anche di più", afferma, suggerendo che il contratto con il gruppo farmaceutico, che "termina il 30 giugno", potrebbe non essere rinnovato.
Spazio però per uno spiraglio. "Niente è definitivo, continueremo a discutere", ha detto Breton che ha aggiunto: "Quando si guardano i dati, i benefici del vaccino AstraZeneca superano enormemente la malattia".
Lo scorso venerdì, il ministro dell'Industria francese Agne's Pannier-Runacher aveva anticipato che è probabile che l'Unione europea non rinnoverà i suoi contratti con il gruppo anglo-svedese nel 2022 per le stesse ragioni illustrate da Thierry Breton.
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