Il Comitato, si legge ancora, ha sottolineato le difficoltà nelle quali le banche si trovano ad operare: le dichiarazioni di immediata disponibilità delle forme di anticipazione di liquidità non hanno tenuto infatti in conto degli adempimenti, non dipendenti dalle banche, non sempre ancora completati e che impediscono alle banche di attuare, fino ad ora, le misure di liquidità, che necessiterebbero di semplificazioni.
Le banche, per poter operare nel rispetto della legge, delle norme di vigilanza e della sana e prudente gestione che sempre devono rispettare anche nella fase dell'emergenza e dell'urgenza, hanno necessità di avere certezze giuridiche su strumenti e modalità operative, conclude la nota.
"L' occasione della riunione del Comitato Esecutivo ha consentito di fare il punto sullo stato di definizione delle ulteriori misure applicative che debbono essere adottate dai gestori dei sistemi di garanzia, SACE e Medio Credito Centrale, come individuati dal dl Liquidità", ha dichiarato il Direttore Generale Giovanni Sabatini.
In particolare, precisa la nota, Sabatini ha riferito al Comitato lo stato dei lavori nell'ambito dei gruppi costituiti sia con SACE che con il Medio Credito Centrale, evidenziando che la SACE ha predisposto nelle ultime ore le indispensabili indicazioni degli aspetti documentali e procedurali per dare attuazione ai finanziamenti con garanzia della SACE medesima, su cui SACE ha chiesto le valutazioni delle banche per giungere alla versione definitiva del documento. La definitività di tale documento e i test sulle procedure informatiche consentirà alle banche di trasmettere le richieste delle imprese.
Per quanto riguarda il Medio Credito Centrale - si legge ancora - che ha reso disponibile la modulistica per la richiesta dell'anticipo di liquidità fino a 25.000 euro per le piccole imprese e le partite IVA, le banche attendono dal Medio Credito Centrale l'attivazione delle procedure di trasmissione delle domande per l'accesso alle relative garanzie.
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