Buoni Fruttiferi Postali, novant'anni di matrimonio tra i risparmiatori e le Poste

Buoni Fruttiferi Postali, novant'anni di matrimonio tra i risparmiatori e le Poste
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Venerdì 8 Maggio 2015, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 16:04

Ci sono un contadino che semina il grano, un'intestazione «Lire Cento, Regno d'Italia», il rinvio per gli interessi «nella tabella a tergo» e un chiarimento scritto in bella calligrafia dopo il cognome dell'intestatario: «Coniugi con pari libertà di imborso». I Buoni Fruttiferi Postali compiono in questi giorni novant'anni - furono emessi per la prima volta nel 1925 - e le Poste divulgano le immagini dei Bfp circolati nel corso dei decenni: la storia di un lunghissimo matrimonio basato sulla fiducia che continua tuttora tra i risparmiatori e lo Stato.

I Buoni Fruttiferi Postali, non tutti lo sanno, sono sì collocati in esclusiva dalle Poste Italiane, ma l'emettitore è la Cassa Depositi e Prestiti.

Il battesimo dei Bfp risale al marzo di novant'anni fa e il successo fu immediato. Sette mesi dopo gli italiani, attratti dagli interessi, avevano già investito nel nuovo strumento 470 milioni delle lire di allora, un patrimonio immenso che superò il miliardo nel giro di un paio d'anni. La voce si sparse così rapidamente che la Cdp, attraverso le Regie Poste, iniziarono a proporre i buoni in valuta estera per le decine di milioni di emigranti che avevano lasciato il Paese per cercare lavoro ai quattro angoli del mondo. «Lire Sterline Cinque», si legge in una dicitura a stampa, e si pensa ai connazionali partiti in piroscafo per l'Argentina, per l'Australia e per gli Stati Uniti. Lontani ma convinti che l'Italia fosse per sempre la loro tera.

Oggi sul mercato ci sono dodici tipologie di Buoni Fruttiferi Postali. Ognuno, ricordano le Poste Italiane, è pensato per andare incontro alle varie esigenze del risparmiatore. «Gli italiani - si legge in una nota - hanno continuato in oltre centocinquant'anni ad affidare alle Poste la garanzia per il loro sereno futuro economico». Nemmeno la crisi economica ha scoraggiato la propensione dei cittadini al risparmio. Anzi. I Bfp, d'altronde, erano il nuovo punto di partenza di un rapporto già lungo. Nel 1875 erano stati istituiti i Libretti di Risparmio Postale, il vaglia - l'antenato di tutti i money transfer - c'era già dal 1862 e nel 1917 erano nati i Conti Correnti Postali. Gli italiani sono stati fedeli e hanno avuto un utile, le Poste e lo Stato hanno fatto altrettanto. Per questo il matrimonio continua.