Federvini: incentivare l'export di vino italiano

Federvini: incentivare l'export di vino italiano
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Lunedì 15 Settembre 2014, 18:08 - Ultimo aggiornamento: 18:43
(Teleborsa) - Nell'ultimo periodo ci sono paesi che si sono affacciati sul mercato del vino, ma purtroppo non conoscono il vino italiano, esempio la Cina. Si può parlare di “maladistribuzione” o bisogna incentivare maggiormente l'esportazione? Lo abbiamo chiesto a Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola e Federvini. Secondo Boscaini, l'esportazione del vino italiano è molto forte in Germania, in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, ma anche in Canada e nei Paesi scandinavi. Ci sono, poi, paesi dove siamo in difficoltà: Russia, Ucraina e Brasile. In Cina, invece, il vino italiano è sconosciuto. Detto questo noi non possiamo pretendere di avere un mercato florido in Cina perché non è mai stata fatta un'operazione di presentazione istituzionale dell'Italia come paese produttore di vino. Per Boscaini c'è bisogno di spendere denaro in quel paese per fare capire la valenza italiana e del suo vino. Il presidente di Masi Agricola e Federvini ci ha poi confessato che quest'anno l'Amarone, vino apprezzato a livello mondiale, è in difficoltà e che c'è una grossa disputa se classificare o meno la produzione. Certamente non è stata una grande annata vista la carenza di sole e le molte piogge ma fortunatamente le scorte non mancano, ha assicurato Boscaini, spiegando che tutte le ultime annate sono state decorosamente buone. Mancano ancora due o tre settimane alla maturazione delle uve, “speriamo che la natura ci aiuti”, ha aggiunto fiducioso Boscaini.
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