Caovilla, la grande bellezza ai piedi delle donne

Caovilla, la grande bellezza ai piedi delle donne
5 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Dicembre 2016, 17:34 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 16:03
Dall’iniziale sodalizio con Valentino alla corsa in solitaria: come un artigiano del lusso ha conquistato il mondo della moda con le sue calzature uniche desiderate da tutte

Lungo la riviera della Brenta (“la” Brenta, al femminile, come è sempre stato chiamato il fiume che correda Padova a Venezia) una parete verde di alberi antichi accompagna lo scorrere dell’acqua quasi a proteggere il susseguirsi di ville patrizie, quelle dimore sontuose che i Serenissimi volevano come “case di villeggiatura” non lontane dalla sede dogale ma immerse in un paesaggio che racconta da solo scenografie sognanti. Qui nel tempo si è sviluppata l’arte della calzatura di lusso, unartigianato confinante con una cultura veneziana permeata di bellezza, di signorilità, di fantasia al servizio dell’eleganza più sofisticata. Molte le firme che hanno accompagnato questo divenire ma tra tutte Renè Fernando Caovilla ha toccato il tetto della celebrità.

I suoi “oggetti d’arte chiamati scarpe” hanno oltrepassato i confini del successo nazionale per raggiungereimercatidel lusso di tuttii paesi del mondo. Quel paesaggio che si presenta come una scenografia da fiaba, unito alla tenacia, la costanza, l’abilità, la creatività e soprattutto una cultura della bellezza in assoluto, hanno consentito al giovane figlio del grande artigiano, Edoardo Caovilla, di tradurre i sogni in oggetti da calzare. Poteva essere inizialmente il sogno di Cenerentola, la scarpina che non si dimentica, ma poi, a mano a mano Renè Fernando trovò ilmododi orientare il suo bisogno di aperture verso il mondo dell’arte, la possibilità concreta di produrre emozioni che gli venivano di volta in volta suggerite da una tela antica, dai dettagli preziosi diunsoffitto affrescato, dai ricami di un costume principesco, da una marina o dal mosaico del pavimento della Basilica di San Marco.

Dal laboratorio artigianale avviato dal padre nel 1934, l’allora giovanissimo Caovilla partiva per il mondo con una valigetta di sogni e la volontà ferma di far conoscere cosa si poteva ricavare da un lavoro di mani, di cultura ma soprattutto... di cuore. Il segreto del suo successo? Con sicurezza il “patriarca” dell’azienda risponde: «L’amore». Dal suo studio nella la sede dell’azienda, a Fiesso d’Artico (uncomplesso di più di 800 metri quadrati con una costruzione prestigiosa che oltre alla fabbrica, gli uffici, le sale di esposizione, ospita anche il museo con 3000 esemplari di calzature di ogni tempo e luogo) guida i visitatori con il passo felpato che lo caratterizza da sempre lungo le immense sale laboratorio dove, divisi nei comparti di settore, lavorano più di cento addetti con il supporto di oltre cinquanta collaboratori esterni specializzati, per un fatturato che nel 2015, grazie anche alla modernissima compilazione online rinnovata dalla griffe nello scorso settembre, ha raggiunto il tetto di 40 milioni di Euro con una previsione nel prossimo anno di un aumento del 20%.

Nell’immenso spazio antistante la facciata, tutta contrassegnata dall’inconfondibile logo “snake” della griffe, il sandalo prezioso che si arrampica come un cobra “gentile” lungo la caviglia, transitano quotidianamente mezzi che scaricano i materiali destinati alle varie collezioni: nell’ultimo anno, oltre a quintali di materia prima, pelle e tessuti di ogni razza e colore, sono entratiin fabbrica5milionidiframmenti brillanti Svarowsky, 3 milioni di perle bianche e 2 di perline veneziane, 50 chilometri di nastro ricamato, dècors da applicare alle sensuali, preziose tacco 12 o alle raffinatissime ballerine- pantofola che raccontano la matrice bizantina della sofisticata eleganza veneziana d’antan, caratteristica vincente del DNA stilistico di Caovilla.

Al suo fianco la moglie, Paola Buratto Caovilla, pittrice e scrittrice, Renè Fernando può considerarsi oggi un mago che sa fare felici le donne come “costruttore di sogni”, affiancato dalla figura manageriale rassicurante del figlio Edoardo, formatosi in ambito economico- finanziario e divenuto oggi per volontà del padre, che ha ritenuto giusto il momento per il trasferimento al figlio, rappresentante della terza generazione Caovilla, della gestione di alcunisettorivitaliper l’azienda. La sua storia lo vede semprein crescendo. Negli anni ’60 incontra Valentino e inizia conluiunsodalizio creativo durato fino al 1990. È in quel contesto che nasce la formula snake, il serpente che Caovilla realizza per lo stilista sulla traccia diunbraccialeromanodel I° secolo a.C. (quel serpente-gioiello è un simbolo destinato a diventare il logo di Caovilla per sempre). Nell’ultimo decennio del Novecento, alla vendita del marchio Valentino,Renè Fernandoinizia la collaborazione con Dior e subito dopo con Chanel, fino al 2000 quando decide di volare da solo. Un volo lungo la via dei sogni («Realizzare i sogni è molto difficile!», avverte, un percorso che oggi si misura su 18 boutiques Caovilla nel mondo, dalla flagship di Milano a quella prestigiosa di Venezia all’ingresso di Piazza San Marco, o quella di Parigi, Tokyo, Pechino, Palm Beach,Dubai, e–conaperturaprevista a breve, sono in arrivo le monogriffes di New York, Mosca, San Pietroburgo, Yeddah,Riad, Beirut,Kuwait.

Ma la sede di famiglia, la casa a lettere maiuscole, Renè Fernando l’ha voluta a Fiesso d’Artico, in provincia di Padova, a un passo dalla fabbrica, nella lussuosa Villa Zanetti con grande parco affacciato sul fiume.AMilano la griffe ha inaugurato una showroom mozzafiato: più di 600 metri quadrati alnono e decimo piano del n. 10 di Corso Matteotti chiusi da cristalli trasparenti che consentonounaffaccio continuosul cieloesututtaMilanodall’alto. Qui, oltre agli uffici e alle sale di esposizione c’è anche la casa di Edoardo con famiglia (moglie e tre bambini), insignito a pieni poteri dal padre gestore dell’intero management del marchio. È a lui (l’altra figlia di Fernando e Paola, Giorgia, ha scelto un percorso indipendente) che Fernando oggihapassato il testimone dandogli tutta la fiducia, riservando per sé - ufficialmente - il ruolo (comunque autorevolmente sostenuto) di Presidente dell’azienda nella quale il quarantenne Edoardo ha portato nuova linfa, una modernità rispettosadiunastoriastilisticachedeve garantire sempre la contemporaneità.

Che significato vero ha il “lusso” nella vita per Caovilla? «Fare ciò che faccio, poter contare sulla guida di un uomo come mio padre, ma anche... prendermi una pausa preziosa di vita- tempo per una usita in barca», risponde il giovane Edoardo mostrando orgoglioso la foto della sua famiglia sul telefonino.E per l’evergreen Fernandoì? «Stare qua», risponde sicuro, seduto alla grande scrivania, il pluripremiato Cavaliere del Lavoro Renè Caovilla puntando le mani con forza e mimesi signficativa sui braccioli della sedia padronale. «Lusso è essere qua, in questa sede che in origine fu anche la casa dove sono cresciuto con i miei genitori. Ma soprattutto per me lusso vero è... sognare, sognare, sognare. Perché senza sogni non c’è vita ».

Caovilla
Via Paradisi n° 1 - 30032 Fiesso d’Artico (Venezia)
AMMINISTRATORE DELEGATO: Edoardo Caovilla


​Clicca qui per leggere le altre eccellenze
© RIPRODUZIONE RISERVATA