Fin qui tutto bene
di

Un Brasile da ricordare

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Giovedì 26 Giugno 2014, 01:22
Diario Brasile, ultimo giorno Ebbene sì, è finita. Nell'umido di Natal, in mezzo alle dune, che io ho potuto solo ammirare da lontano, anche molto bene quando sono ripartito per Rio, nel tragitto verso l'aeroporto. Il ritorno a Itacuruca è stato infinito: partenza dall'albergo di Natal, il Tulin Palace, intorno alle 8,30, arrivo in quello di Itacuruca, il Mont Blanc, alle 19,30. In mezzo il volo e il lavoro e quando siamo arrivati, un altro po' di lavoro. Io e Ugo Trani, sempre insieme, tipo il gatto e la volpe e a volte anche Pelé e Maradona. Due disperati, stanchi, stravolti. Sapendo che chi ha lavorato dalla redazione di Via del Tritone sarà stanco come noi se non di più. Colpa degli orari, dell'Italia che ha fatto ridere (e quando le cose vanno male è sempre più difficile lavorare, questo lo dico per chi pensa che noi facciamo il tifo contro: nooo è sempre meglio quando le cose filano lisce), colpa di tante situazioni che è inutile ora raccontare, fregherebbe niente a nessuno. Magari è stato più divertente raccontare le storie vissute qui, quelle extra calcio e extra lavoro, dal sommergibile inesistente, all'autista Flavio (mitico, prima di partire ha voluto la maglia dell'Italia autografata da noi) etc etc. Chi ha avuto la voglia di leggerle, magari si sarà lasciato cadere un sorriso. E' mercoledì, qui è l'ora di cena. Un pasto più meno veloce, c'è una borsona da riempire e qualcosa da non dimenticare. Alla fine mi sono divertito e di questi posti non dimenticherò nulla, nemmeno le noie. Non sono andato in guerra, è stata una bella esperienza, pure con tutti i suoi momenti down, come sempre capita. Domani mi aspetta un altro aereo, l'ennesimo che prendo dal 4 giugno a oggi. Altre dodici ore di volo. Le più dolci.   
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