Tensioni nella Lega abruzzese, Salvini oggi a Martinsicuro

Tensioni nella Lega abruzzese, Salvini oggi a Martinsicuro
di Stefano Dascoli
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Domenica 29 Settembre 2019, 10:09
Nel pomeriggio, a Martinsicuro (Teramo), Matteo Salvini, sulla rotta per Ascoli, dove sarà in serata, vedrà faccia a faccia il suo stato maggiore in Abruzzo. Niente consueta full immersion tra la gente, dunque, quanto piuttosto un vertice di natura politica. Agenda top secret, ma è piuttosto probabile che il coordinatore regionale, Giuseppe Bellachioma, si presenti al “Capitano” con la richiesta, già formulata al governatore Marco Marsilio, di defenestrare Piero Fioretti, il suo ex mentore, colto in fallo per la nomina della moglie, Caterina Longo, in seno alla Commissione per le adozioni internazionali. Incarico in rappresentanza della Regione, su cui Marsilio non ha posto veti, gratuito, ma comunque molto impattante a livello politico. Anche perché Fioretti sconta anche i tanti musi lunghi provocati dalla sua nomina come assessore esterno in Regione, operazione caldeggiata e portata a termine, all’epoca, proprio da Bellachioma.

Difficile decifrare lo scenario. Marsilio al momento ha semplicemente recepito l’istanza di Bellachioma, senza assumere decisioni. Il caso, per lui, al momento non è in agenda. Diverso sarebbe se il partito imprimesse una decisa accelerazione in tal senso. Bellachioma ha fatto il suo, presentandosi a Salvini con i compiti fatti, ma è pronto a sferrare un attacco più deciso se arrivasse un ordine dall’alto in tal senso. E’ probabile che Salvini, oggi a Martinsicuro, affronti anche altri temi. C’è una certa tensione, infatti, sull’andamento delle cose in Regione. Non tanto per quanto accaduto in tema di referendum, con l’Abruzzo arrivato sesto in Italia (ma la Lombardia potrebbe essere sub iudice), quando le premesse erano tutt’altre, addirittura di tagliare il traguardo da capofila, quanto piuttosto per la produttività di questi primi mesi di governo e per l’operato di alcuni assessori e del gruppo consiliare.

l “Capitano” proverà a mettere ordine e a rilanciare l’azione. E il primo passo concreto potrebbe essere proprio il segnale su Fioretti. L’opposizione, ovviamente, cavalca l’onda delle tensioni in maggioranza. «Mentre i problemi di un’intera Regione per tre giorni si arenavano a causa dei diktat di Salvini – scrive il gruppo consiliare del Pd composto da Silvio Paolucci, Dino Pepe e Antonio Blasioli -, il governatore Marco Marsilio è tornato a Roma per partecipare con l’assessore Piero Fioretti ad una Conferenza Unificata destinata a evidenziare di nuovo le priorità di questa maggioranza. Non discutiamo lo spessore delle persone nominate, ma l’avvocato Longo è la compagna dell’Assessore Fioretti e scoprendo che la cosa non ha minimamente condizionato il giubilante augurio del presidente alle nominate, ci chiediamo cosa ne pensa l’onorevole Bellachioma, lui che è stato così zelante nel fare in modo che i diktat di Salvini fossero eseguiti. Chissà se, oltre a presenziare in aula e intimare ai suoi di “votate e zitti”, il leader regionale della Lega sapeva di ciò che erano andati a fare a Roma il presidente e uno degli uomini da lui fortemente voluti nell’esecutivo, per il quale ha lasciato al palo i due eletti del teramano Quaresimale e Di Matteo». «La verità – dice il Pd - è che, anche in questi tre giorni di forte imbarazzo per la maggioranza di centrodestra Marsilio è stato, come sempre, totalmente assente, come se la grottesca situazione che si era creata a lui non interessasse. Ma, come sempre, la vitalità emerge con le poltrone. Salvini venga a dire agli abruzzesi se condivide e avalla quanto accaduto». Stefano Dascoli
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