A tradirli sono stati i telefoni
cellulari dai quali prendevano le ordinazioni di cocaina. I carabinieri dell'Aquila hanno eseguito ieri mattina due ordinanze di
custodia cautelare in carcere nei riguardi di due albanesi residenti in città: A.P. di 29 anni e B.D. di 30 anni, entrambi assistiti di fiducia dall’avvocato
Mauro Ceci. I due già arrestati in flagranza di reato nel febbraio scorso, sono stati fatto oggetto di approfondimenti nel corso dei quali sarebbero saltate fuori decine di casi di piccolo spaccio in città, nei pressi della piscina
Verde Acqua, cinema Movieplex. Punto Snai del Torrione, Mc Donald’s, centro commerciale
Amiternum, ed in prossimità dell’autolavaggio vicino a Sapore di Mare zona Vetoio. Incontri fugaci con scambi rapidi quelli compiuti dai due spacciatori che vendevano meno di un grammo di polvere bianca anche fino a 100 euro.
In un caso i carabinieri hanno documentato la cessione ad un
consumatore che subito dopo aver assunto la dose appena acquistata si è rifiutato di sottoporsi ai controlli sulla guida sotto l’effetto di
sostanze stupefacenti. Di qui al denuncia in stato di libertà. Telefonate, intercettazioni telefoniche e soprattutto anche riscontri testimoniali hanno inchiodato alle loro responsabilità i due
giovani albanesi accusati tra le altre cose anche di resistenza a pubblico ufficiale: nel corso di un controllo dei carabinieri in via
Caduti di Nassyria gli albanesi a bordo di un’Alfa 156 si erano dati alla fuga nonostante i colori di istituto dell’auto e con i lampeggianti accesi, travolgendo così un’altra auto dei carabinieri nel frattempo intervenuta sul posto in aiuto dei colleghi.