Una lotta a colpi di santini e manifesti 6 X 3 per accaparrarsi uno dei 32 seggi del consiglio comunale. Corsa affannosa verso le urne destinata a ridurre la temutissima astensione al voto delle europee che vede l'Abruzzo inserito nella Circoscrizione del Sud assieme a Molise, Puglia, Campania, Calabria e Baslicata, dunque scarsamente interessato alla competizione. Anche qui non mancano tuttavia le ambizioni di raggiungere uno scranno dell'Europarlamento di Strasburgo: 19 i candidati abruzzesi nella Circoscrizione meridionale, di cui 12 donne. La Lega schiera: Antonello D'Aloisio e Elisabetta De Blasio . Forza Italia: Paola Di Salvatore. Fratelli d'Italia: Margherita D'Urbano e Mario Quaglieri . Il Movimento 5 Stelle: Gianluca Ranieri e Valeria Di Nino. Il Pd: Leila Kechoud. +Europa-Italia in Comune: Daniela Aiuto, Loredana Di Lorenzo e Luciano Monticelli. Europa Verde: Maurizio Pendenza. La Sinistra: Viola Arcuri. Il Popolo della Famiglia: Diego Ciancetta e Federica Lupi. Casapound: Claudia Pagliariccio e Laura Cavaliere. Forza Nuova: Caterina Oronzo e Alessio Feniello.
Le modalità di voto presentano alcune sostanziali differenze tra amministrative ed europee a cui bisognerà attenersi per non correre il rischio di vedersi annullata la scheda elettorale. Nel voto per i sindaci è ad esempio consentito il voto disgiunto, si può cioè esprimere una preferenza per un candidato sindaco e per uno o due consiglieri comunali di una lista diversa a quelle a lui collegate. Nel voto per le europee questo non è invece consentito: chi traccia il segno della matita su un simbolo, può indicare nello spazio a fianco solo il nome di tre candidati appartenenti alla stessa lista. Due preferenze per i Comuni, fino a tre per le europee (in entrambi i casi facoltative) purché venga rispettata la parità di genere: almeno uno dei candidati prescelti dovrà essere di sesso diverso. L'altra differenza riguarda la quota di sbarramento: 4% per le europee, 3% per i Comuni sopra i 15.000 abitanti. Tra questi, oltre a Pescara ci sono Montesilvano e Giulianova, dove il responso delle urne potrebbe slittare di due settimane. Chi vince governa con il 60% dei seggi grazie al premio di maggioranza.
A Pescara i candidati sindaci in campo sono: Erika Alessandrini, per il M5s; Gianluca Baldini (Riconquistiamo l'Italia), Stefano Civitarese (Coalizione civica per Pescara), Carlo Costantini (Faremo Grande Pescara), Mirko Iacomelli (Casapound), Carlo Masci (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Udc, Pescara Domani, Pescara Futura, Amare Pescara), Marinella Sclocco (Pd, Pescara città aperta, Per Sclocco sindaco) , Gianni Teodoro (Scegli Pescara-Lista Teodoro). Più sobra la tornata elettorale di Montesilvano dove i candidati sindaci sono soltanto 3: Ottavio De Martinis (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Montesilvano in Comune), Enzo Fidanza (Pd, Progressisti per Montesilvano e Annozero), Raffaele Panichella (Movimento 5 stelle). Cinque gli aspiranti sindaci a Giulianuova: Pietro Tribuiani (centrodestra), Gabriele Filippone (Pd), Jwan Costantini (civiche), Franco Arboretti (civiche) e Mauro Di Criscenzo (M5s). Una tornata elettorale preceduta da molti smottamenti nei partiti , iniziati dopo il voto delle politiche e proseguiti, con qualche fase di assestamento, alle ultime regionali. Per questo un test importantissimo anche in Abruzzo per conoscere l'evoluzione della politica nazionale e i suoi riflessi sul territorio. Ma per capire davvero che aria tira occorrerà attendere ancora 24 ore.
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