Abruzzo, da oggi iniziano i saldi: ecco come evitare il cattivo affare

Abruzzo, da oggi iniziano i saldi: ecco come evitare il cattivo affare
di Monica Di Pillo
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Sabato 3 Luglio 2021, 08:21

Ripartono da oggi fino al 31 agosto i saldi in tutto l'Abruzzo e gli sconti praticati dalle grandi catene commerciali, ma anche dai negozi di quartiere, viaggiano ormai sui cellulari dei clienti più fedeli. Così si assiste allo strano fenomeno in cui da una parte molti commercianti, anche attraverso le associazioni di categoria, avevano chiesto alla Regione di far slittare la data di avvio dei saldi, dall’altra però la maggior parte dei negozi, e non solo le grandi catene distributive, già da una settimana ha avviato delle massicce campagne per promuovere attraverso l’invio di sms ed e-mail sconti speciali dedicati ai clienti più affezionati. E ci sono anche realtà, come Pescara, che all’avvio dei saldi dedica una notte dello shopping.

Stasera torna nel capoluogo adriatico l’appuntamento con i saldi per volontà dell’amministrazione comunale che ha incassato la collaborazione delle associazioni di categoria. «E’ un’opportunità - spiega Alfredo Cremonese, assessore al commercio del Comune di Pescara - per spingere sempre più sulla vocazione turistica della città. La Notte dello Shopping è una scommessa da vincere ma è soprattutto un test per guardare al futuro con fiducia e con la speranza di una decisa fase di ripartenza». I saldi come occasione di ripartenza anche per Enzo D’Ottaviantonio, di Federmoda Confcommercio, che precisa: «Pescara è una bella città pedonale e per quanto riguarda l’iniziativa di stasera ci aspettiamo che in molti, anche da fuori città, vengano per fare acquisti o per consumare presso i locali».

Dello stesso avviso anche Fabrizio Canta di Confartigianato, che ha invitato i comuni abruzzesi a seguire il modello Pescara, anche attraverso un piano traffico ad hoc per ospitare al meglio eventi dedicati allo shopping. «Dobbiamo unire e turismo e servizi - ricorda Riccardo Padovano di Confcommercio -, perché l’Abruzzo è costellato di Bandiere Blu e vanno a braccetto con occasioni di svago, che anche lo shopping può offrire, soprattutto dopo il lockdown. Non abbiamo nulla in meno rispetto a tante altre regioni che vanno per la maggiore, ma dobbiamo investire tutti insieme in un processo virtuoso che metta insieme l’amministrazione e gli operatori economici. È chiaro che se non offriamo a chi viene nelle nostri città un piano parcheggi, diventa dura crescere dal punto di vista turistico».

Spesso però per i consumatori i saldi non solo solo sinonimo di buoni affari, ma anche di incappare in situazioni spiacevoli. Per non andare incontro a brutte sorprese, ecco alcune informazioni a tutela dei consumatori. E’ fondamentale verificare che i prodotti scontati siano stagionali, legati alla moda e quindi suscettibili di notevole deprezzamento se non dovessero essere venduti durante un determinato, e breve, periodo di tempo. Sul cartellino del prezzo lo sconto deve inoltre essere sempre espresso in percentuale e deve comparire anche il prezzo normale di vendita.  Qualora alla cassa dovesse essere praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello dichiarato, sarebbe bene comunicarlo al negoziante e, in caso di difficoltà, segnalarlo all’ufficio di Polizia Annonaria del Comune. Inoltre, all’interno del negozio, le merci in saldo devono essere sempre ben separate da quelle non scontate al fine di evitare la possibile confusione tra prodotti in sconto e prodotti a prezzo pieno. Altro consiglio è quello di provare i vestiti, anche se è rimessa alla discrezionalità del negoziante. In assenza di difetti, la possibilità di cambiare il capo o il prodotto non è imposta dalla legge, ne’ durante i saldi ne’ durante le vendite normali, ma è rimessa alla discrezionalità del commerciante, tuttavia meglio chiedere se è possibile effettuare un cambio e il limite di tempo per farlo. Se infine un difetto si palesa dopo l’acquisto, anche nel periodo dei saldi la legge garantisce all’acquirente il diritto di cambiare la merce difettosa purché si sia conservato lo scontrino e questo sia leggibile.

Il negoziante è quindi obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se non è possibile la sostituzione, il cliente avrà diritto di scegliere se richiedere la riparazione del bene senza alcuna spesa accessoria, una riduzione proporzionale del prezzo o addirittura la risoluzione del contratto. 

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