Città del Vaticano – I profitti e gli utili in una azienda si conciliano con una ottica cristiana solo se rispettano l'uomo. Il giorno dopo avere pubblicato...
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«Il pensiero cristiano non è contrario per principio alla prospettiva del profitto, piuttosto è contrario al profitto a qualunque costo, al profitto che dimentica l'uomo, lo rende schiavo, lo riduce a cosa tra le cose, a variabile di un processo che non può in alcun modo controllare o al quale non può in alcun modo opporsi» ha spiegato il pontefice, aggiungendo inoltre che la «gestione degli affari richiede sempre da parte di tutti una condotta leale e limpida, che non ceda alla corruzione. Nell'esercizio delle proprie responsabilità è necessario saper distinguere il bene dal male».
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«Infatti, anche nel campo dell'economia e della finanza, retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati sono compatibili e non devono mai essere disgiunte - ha aggiunto Francesco -. Si tratta di individuare e percorrere con coraggio linee di intervento rispettose, anzi, promozionali della persona umana e della società».
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Nel discorso pronunciato stamattina il Papa ha inoltre parlato del bisogno di favorire gli investimenti e le iniziative produttive, per un rilancio dell'economia reale, anche e soprattutto in questa fase della vita economica e finanziaria che attraversa il nostro Paese a causa dell'emergenza per la pandemia da coronavirus.
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Il Messaggero