Città del Vaticano – Cinque giorni dopo aver silurato il cardinale Angelo Becciu, togliendogli la direzione della Congregazione dei Santi e il diritto di entrare in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Becciu e il processo a Pell. Il sospetto: teste comprato. Indagine su bonifici per 700mila euro
A far parte dell'organismo sono stati chiamati il cardinale americano Kevin Farrell, il giurista monsignor Filippo Iannone, il segretario del Governatorato, monsignor Fernando Vérgez Alzaga, monsignor Nunzio Galantino e padre Juan Antonio Guerrero, il gesuita che ha in mano il dicastero economico.
La commissione Affari Riservati è contemplata nella “legge quadro” che contiene le norme valide per la Santa Sede e lo Stato della Città del Vaticano in materia di “trasparenza, controllo centralizzato e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione” degli appalti, in modo da consentire una migliore gestione delle risorse e ridurre il pericolo di corruzione. Il testo, intitolato “Norme sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza dei contratti pubblici” si compone di 86 articoli ai quali se ne aggiungono altri 12 relativi alla tutela giurisdizionale nei casi di contenzioso.
Becciu, l'allerta ignorata nel 2013: «Evitare a quel finanziere i rapporti con il Vaticano»
La resa dei conti dopo il caso Becciu «Bisogna accentrare tutte le risorse»
La legislazione in questione assume la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, firmata a Merida, e si sostituisce alle precedenti normative già in vigore all’Apsa e al Governatorato estendendosi anche a tutti gli enti della Santa Sede che fino ad oggi non avevano leggi proprie per contratti e appalti.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero