Amelia, scooter troppo rumorosi il sindaco vieta l'accesso in centro per tutta l'estate

Amelia, scooter troppo rumorosi il sindaco vieta l'accesso in centro per tutta l'estate
AMELIA La Sindaca spranga Porta Romana ai ciclomotori. E’...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

AMELIA La Sindaca spranga Porta Romana ai ciclomotori. E’ polemica. Da oggi fino al 30 settembre, nella fascia oraria compresa fra le 16 e le 6, l’ingresso al centro storico sarà interdetto alle due ruote. Eccezion fatta per i residenti. Fra le motivazioni del divieto, il rumore prodotto da mezzi, in particolare quelli modificati, che, soprattutto nelle ore notturne, disturberebbe il sonno e la quiete di residenti e turisti. Sul banco degli imputati giovani e giovanissimi che, in sella ai loro ciclomotori, scorrazzano in gruppo a tutte le ore per via della Repubblica, piazzale Unità d’Italia, e via Leone. «Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni -ha spiegato la Pernazza in una nota- da residenti, commercianti, gestori di attività ricettive. I giovani devono poter entrare nel centro storico, abbiamo presentato dei progetti per creare degli spazi ludico ricreativi in piazza Unità d’Italia dedicati proprio a loro, ma non possono farlo secondo modalità incompatibili con il resto della popolazione e delle attività». Una situazione che, a detta di molti, era diventata insostenibile. «Rumore, tanto rumore - racconta uno dei commercianti del centro storico- ma soprattutto pericolo per i pedoni che vorrebbero girare tranquillamente guardando le vetrine. In più di un’occasione è capitato che i ragazzi a bordo dei motorini anzichè rallentare nell’avvicinarsi a un pedone si siano messi a strombazzare il clacson per far spostare la gente. Io stesso ho segnalato più volte la cosa ai vigili e anche ai carabinieri. I ragazzi sono stati fermati, qualcuno forse anche multato ma senza risultato». Un coro a più voci, quelle di chi da tempo invoca una soluzione, che include anche i gestori delle attività ricettive nel centro storico decisi a mettere un punto alle notti insonni dei propri clienti. A dettare le nuove regole un’ordinanza comunale emessa ieri che, fin dal momento della sua pubblicazione, ha scatenato una furiosa polemica. Fra i detrattori del provvedimento, quanti ritengono i ragazzi vittime di una mentalità troppo intransigente e punitiva, a partire dagli stessi concittadini. «A questi poveri ragazzi stanno proprio togliendo tutto - ha commentato una donna - ora se la prendono con i motorini che fanno un po’ di rumore. Quelli che si lamentano non sanno proprio come passare la giornata». Un botta e risposta fra educazione, convivenza civile e diritto ad essere giovani e divertirsi. «Chi non è d’accordo con questo provvedimento non vive e non lavora nel centro storico e ancora peggio neanche lo frequenta -sbotta un altro- qualcuno paragona Amelia ad una “città dormitorio” perché quest’estate non passeranno i motorini. I centri storici sopravvivono per cultura, manifestazioni, vivibilità, non certo per i motorini». Nel mezzo c’è chi propone soluzioni alternative che risolvano il problema del rumore alla radice, non solo nel centro storico. «I ciclomotori modificati -spiegano -non possono circolare, nè dentro le mura nè altrove. Si comincino a fare i controlli sui mezzi e a prendere i provvedimenti del caso e non ci sarà bisogno di creare zone off limits».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero