Boxe, Guido Vianello porta alla vittoria Italia Thunder contro il Marocco: «Ora penso già a Tokyo 2020»

E' tornato a combattere nella “sua” Roma, per la prima volta dopo tre anni e mezzo. E ieri, il romano Guido Vianello, 22 anni e 1.98 per 103 chili, è stato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E' tornato a combattere nella “sua” Roma, per la prima volta dopo tre anni e mezzo. E ieri, il romano Guido Vianello, 22 anni e 1.98 per 103 chili, è stato il vero idolo del match che ha visto contrapposta l'Italia Thunder al Marocco, nell'ambito delle World Series of Boxing. Un idolo che ha permesso all'Italia di battere i Lions del Marocco per tre a due. Di Vianello, infatti, il punto decisivo. Un combattimento, questo, che arriva a sei mesi dall'esperienza del romano a Rio.


«E' stato un match duro, non lo nascondo – ha detto Vianello, ospite di Messaggero Tv – e il mio avversario era molto esperto (Mohammed Arjaoui, con tre olimpiadi all'attivo, ndr) perché sapevo che il mio era il punto decisivo. Sono salito teso sul ring ma appena è suonata la campana mi sono scatenato e ho solo pensato a vincere. Alla quarta ripresa mi è uscito un colpo che ho provato molte volte in palestra e ho buttato il mio avversario al tappeto». Tra un mese, sempre nell'ambito delle WSB, Vianello tornerà a combattere a Londra, per poi salire di nuovo sul ring a Roma. «Amo combattere nella mia città – ammette il pugile – Al palazzetto, contro il Marocco, ho visto moltissime persone che erano lì per me, anche compagni di scuola che non incrociavo da molto tempo. Ho vissuto una giornata straordinaria, con persone che mi vogliono bene». Archiviata l'esperienza a Rio (che definisce «un trampolino di lancio»), Vianello è già proiettato verso le Olimpiadi di Tokyo del 2020: «La prossima volta sarò più maturo. Con questo match, contro il Marocco, è iniziato il mio percorso verso Tokyo e questi anni saranno dedicati a prepararmi al meglio».  
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero