Boxe, Guido Vianello porta alla vittoria Italia Thunder contro il Marocco: «Ora penso già a Tokyo 2020»

Vianello sul ring viene decretato vincitore
di Marco Pasqua
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Venerdì 24 Febbraio 2017, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 17:49

E' tornato a combattere nella “sua” Roma, per la prima volta dopo tre anni e mezzo. E ieri, il romano Guido Vianello, 22 anni e 1.98 per 103 chili, è stato il vero idolo del match che ha visto contrapposta l'Italia Thunder al Marocco, nell'ambito delle World Series of Boxing. Un idolo che ha permesso all'Italia di battere i Lions del Marocco per tre a due. Di Vianello, infatti, il punto decisivo. Un combattimento, questo, che arriva a sei mesi dall'esperienza del romano a Rio.

«E' stato un match duro, non lo nascondo – ha detto Vianello, ospite di Messaggero Tv – e il mio avversario era molto esperto (Mohammed Arjaoui, con tre olimpiadi all'attivo, ndr) perché sapevo che il mio era il punto decisivo. Sono salito teso sul ring ma appena è suonata la campana mi sono scatenato e ho solo pensato a vincere. Alla quarta ripresa mi è uscito un colpo che ho provato molte volte in palestra e ho buttato il mio avversario al tappeto». Tra un mese, sempre nell'ambito delle WSB, Vianello tornerà a combattere a Londra, per poi salire di nuovo sul ring a Roma. «Amo combattere nella mia città – ammette il pugile – Al palazzetto, contro il Marocco, ho visto moltissime persone che erano lì per me, anche compagni di scuola che non incrociavo da molto tempo. Ho vissuto una giornata straordinaria, con persone che mi vogliono bene». Archiviata l'esperienza a Rio (che definisce «un trampolino di lancio»), Vianello è già proiettato verso le Olimpiadi di Tokyo del 2020: «La prossima volta sarò più maturo. Con questo match, contro il Marocco, è iniziato il mio percorso verso Tokyo e questi anni saranno dedicati a prepararmi al meglio».  
 

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