Processi lenti, in gioco i fondi del Pnrr: per una sentenza 1.167 giorni (la media Ue è 121)

3 di 7
LE RIFORME Nel 2019 la riforma Bonafede aveva...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

LE RIFORME

Nel 2019 la riforma Bonafede aveva tentato di ridurre l’incidenza della prescrizione dei reati che in appello aveva raggiunto il 25%. Ma il blocco della prescrizione con la sentenza di primo grado, provocava inevitabilmente un ulteriore allungamento dei tempi nei successivi gradi di giudizio. Da qui l’intervento del governo Draghi, nel nuovo contesto del Pnrr che richiede al contrario una drastica riduzione. Per questo è stata introdotta la previsione dell’improcedibilità per superamento di termini di durata massima di quei giudizi, individuata in due anni, per l’appello, e in un anno per la Cassazione (a meno che non ci sia la previsione di un sistema di eccezioni, di proroghe e sospensioni dei termini). Ma la nuova norma scarica la responsabilità sui giudici di appello o di Cassazione. I primi risultati dovuti all’intervento normativo possono già essere quantificati. Perché nel primo semestre del 2022, i tempi sono diminuiti. Con percentuali che raggiungono circa il 15% in appello e in Cassazione. Anche grazie all’assunzione di migliaia di giovani addetti all’ufficio per il processo, entrati in organico con fondi Pnrr.

3 di 7
Bonus 100 euro e sgravi per assunzioni di donne e giovani: pacchetto 1 maggio approvato dal cdm
Stretta sul lavoro nero per i lavori edili anche nei piccoli cantieri in casa: multe per chi non verifica
L'editoriale del direttore de Il Messaggero «I lettori, la nostra bussola»
FdI, la sorpresa è Sgarbi. Tajani guida Forza Italia. Lega: Vannacci ovunque
Zingaretti dopo Elly. M5S punta su Morace. E a sinistra c’è Marino