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L’Oms ha sempre sottolineato come il lavaggio delle mani può essere la misura preventiva più efficace contro la diffusione del Covid. L’Ambasciata d’Israele in Italia ha voluto, a tal proposito, donare due dispositivi per il lavaggio delle mani della start-up israeliana Soapy Care all’ASL 2 della Regione Liguria. Alla cerimonia presso l’Ospedale San Paolo di Savona, hanno preso parte una delegazione dell’Ambasciata, i dirigenti dell’ASL 2 e le autorità politiche regionali, provinciali e locali.
Il dispositivo donato, “Soapy”, è un lavandino intelligente connesso all’Internet of Things e potenziato dall’intelligenza artificiale che assicura correttezza, efficienza ed ecosostenibilità del lavaggio delle mani. Soapy eroga il quantitativo necessario di acqua e detergente e garantisce un risparmio di acqua fino al 95%, di reagenti fino al 60% e di elettricità fino al 95%. Inoltre è in grado di monitorare quanto i lavaggi siano adeguati.
Durante l'incontro l’Ambasciatore Eydar ha illustrato i positivi risultati della campagna vaccinale israeliana, ha parlato di condivisione con l’Italia degli ultimi studi sull’efficacia del vaccino anti-Covid e della nascita di un "Pass Verde" per viaggiare fra i due paesi.
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Sulla solidità della cooperazione Italia-Israele tanto a livello nazionale quanto a livello regionale si è soffermato anche il Consigliere regionale Vaccarezza: «È una giornata importante, ringrazio di cuore l'Ambasciatore Dror Eydar per essere qui e per il suo gesto di grande generosità e altissima sensibilità».
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