Due ore di camminata veloce a settimana riducono il rischio di morte prematura. Lo studio

Bastano due ore e mezza a settimana di camminata veloce per prevenire una morte prematura. Andare «a passo svelto» aiuta la circolazione del sangue e rimette in...

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Bastano due ore e mezza a settimana di camminata veloce per prevenire una morte prematura. Andare «a passo svelto» aiuta la circolazione del sangue e rimette in moto il corpo, che spesso è costretto a restare fermo sulla sedia per diverse ore di lavoro. Perciò si può approfittare delle pause, del tragitto per tornare a casa o anche del weekend per allenare il proprio fisico. Ma l'andatura deve essere veloce. Almeno è questo il parametro che è stato utilizzato dall'University College di Londra (UCL) e dall'Università di Sydney per lo studio che ha coinvolto 380.055 persone in 11 anni.

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Camminata veloce, il legame con la mancanza di sonno

Camminare velocemente aiuta in particolare a dormire. E in questo modo si prevengono ictus, malattie cardiache e cancro che possono portare a una morte prematura. In sostanza: chi fa poco esercizio dorme male e quindi ha più probabilità di contrarre una malattia fatale dovuta alla mancanza di sonno. Dalla ricerca è emerso che chi faceva bassi livelli di esercizio aveva il 57% in più di probabilità di morire prematuramente rispetto a quelli che si allenavano molto: e che quindi dormivano meglio. Avevano anche un rischio maggiore del 67% di sviluppare malattie cardiovascolari e una probabilità maggiore del 45% di essere diagnosticati con il cancro. Delle 380.055 persone, con un'età media di 65 anni, che hanno partecipato allo studio 15.503 sono morte. Circa 4.095 per malattie cardiovascolari, 9.064 di cancro, 1.932 di malattia coronarica, 359 di emorragia cerebrale e 450 di ictus correlato a un coagulo di sangue.

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Il tipo di esercizio

Gli esercizi che aiutano a prevenire rischi di morte prematura sono quelli in linea con le linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Due ore e mezza di camminata o un'ora e 15 minuti di corsa a settimana, che «hanno eliminato la maggior parte delle associazioni deleterie» di scarso sonno. I ricercatori, che lavorano presso l'University College di Londra (UCL) e l'Università di Sydney, hanno commentato: «I nostri risultati supportano il valore degli interventi per mirare contemporaneamente (attività fisica) e dormire per migliorare la salute».

 

 

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Il Messaggero