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Aggredì all'interno di un ascensore una ragazza di 17 anni molestandola sessualmente. Per questo Simone Borgese, già condannato per uno stupro ai danni di una tassista romana, è stato condannato a 2 anni e 10 mesi dalla prima sezione penale di piazzale Clodio.
Roma, tassista violentata: «Lo stupro fu premeditato». Nessun raptus per Borgese
L'abuso in ascensore
I fatti risalgono al giugno del 2014. Borgese, all'epoca dei fatti trentenne, abusò della minorenne in un ascensore. La giovane, che in un primo momento aveva denunciato la violenza subita senza riuscire a fornire agli inquirenti l'identità del molestatore, riconobbe Borgese dalle foto pubblicate sui giornali dopo lo stupro della tassista avvenuto nel maggio del 2015.
Per quest'ultima vicenda Borgese venne condannato a 7 anni di carcere in appello. Dopo avere scontato la pena è tornato libero nel giugno scorso. La ragazza vittima dell'aggressione, è stata assistita dai legali della associazione 'Differenza Donnà. Con la condanna il giudice ha disposto anche un risarcimento di 8mila euro.
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