La mattina presto il treno da Aprilia per raggiungere Roma. Poi, di giorno a zonzo per la città alla ricerca di turisti da borseggiare. Infine il ritorno a casa, la sera,...
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LA BANDA
Del gruppo Vasvija è senza dubbio la più esperta grazie ai 47 precedenti per furto e tentato furto e altre 4 segnalazioni per evasione. Anche perché la migliore delle sue colleghe, di origine slava come lei, in quanto a reati si ferma a solo 19, meno della metà.
Numeri di un certo peso, che hanno incuriosito anche i presenti, tra cui il pubblico ministero Giuseppe Olivo, che ha chiesto alle tre donne, nel corso della convalida dell'arresto, cosa facessero per vivere: «Questo è il nostro lavoro. Noi veniamo a Roma per rubare», la risposta delle tre, che hanno patteggiato la pena di un anno per il tentato furto, oltre all'obbligo di dimora nella città di Aprilia. Insomma niente carcere per Vasvija, nonostante, il suo casellario giudiziario, un libro composto da 17 pagine, non lasci prospettare nulla di buono.
Aveva solo 15 anni nel 2001 quando venne condannata per la prima volta a 4 mesi. Un futuro davanti ancora tutto da costruire che nel tempo l'ha portata a collezionare numerose condanne. Quattro solo negli ultimi dodici mesi: a gennaio 2018, infatti, era stata condannata ad un anno sempre per la stessa tipologia di reato. Così come nel settembre 2017 e nel maggio 2017. Quattro anni complessivi da scontare ottenuti in meno di dodici mesi. Ma da ieri Vasvija è di nuovo a casa. Di certo, non per la gioia dei turisti in metro.
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Il Messaggero