«Accogliendo l'invito a suo tempo formulato dal Sindaco di Roma», Papa Francesco si «recherà in Campidoglio martedì 26 marzo, per incontrare il...
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La scelta di Papa Francesco di recarsi in Campidoglio rappresenta per il sindaco «il segno tangibile della sua vicinanza e dell'attenzione che il Santo Padre riserva e vuole confermare nei confronti dei cittadini romani e dell'istituzione che ho l'onore di governare».
Papa Francesco è il quarto papa dell'era moderna che si reca in Campidoglio. Prima di lui Benedetto XVI aveva visitato la sede del comune di Roma il 9 marzo del 2009 prendendo la parola davanti al consiglio comunale. Allora il sindaco era Gianni Alemanno. Paolo VI andò in Campidoglio il 16 aprile 1966, ricordando che circa un secolo prima si era recato sul colle capitolino Pio IX, ma sottolineando «quanto diversamente: Noi non abbiamo più alcuna sovranità temporale da affermare quassù».
Montini portò un dono molto particolare: «Noi vi lasciamo... la bandiera medioevale di Roma, quella che Cola di Rienzo, il sognatore della 'renovatio Urbis', agitò in tempi tristissimi della Città, recante l'immagine di San Giorgio cavaliere, quasi a risvegliare nei Romani la sopita coscienza delle loro antiche glorie e l'audace speranza di altre future; non rimangono di questo cimelio che alcuni lembi corrosi e curiosi; ma sapendo da voi desiderato questo storico trofeo di fede civica e religiosa, volentieri a voi lo rendiamo, in auspicio delle migliori, perenni fortune della vostra e Nostra Città».
Una visita particolarmente sentita fu quella di Giovanni Paolo II che partecipò il 15 gennaio 1998 ad una seduta straordinaria dell'aula Giulio Cesare, sindaco Francesco Rutelli: «Sono cittadino romano, civis romanus, in Campidoglio mi sento a casa e sento Roma come città multiculturale e multietnica». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero