Continuano gli atti sabotatori nella Riserva naturale dei laghi Lungo e Ripasottile

Continuano gli atti sabotatori nella Riserva naturale dei laghi Lungo e Ripasottile
RIETI - Tornano in azione i sabotatori nella Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile: questa volta l’attenzione dei vandali si è concentrata sulle strutture...

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RIETI - Tornano in azione i sabotatori nella Riserva Naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile: questa volta l’attenzione dei vandali si è concentrata sulle strutture utilizzate per il controllo numerico dei cinghiali. A essere interessata è stata una gabbia che gli operatori della Riserva Naturale utilizzano per le catture dei cinghiali cui sono state divelte e trafugate le porte d’innesco. Immediata la segnalazione alla Procura della Repubblica di Rieti da parte del servizio di vigilanza dei Guardiaparco della Riserva e l’avvio delle relative indagini di polizia giudiziaria, che non placano però lo sconcerto degli operatori.

«Si tratta di un atto ostile, non l’unico, che proviene senza ombra di dubbio da quei settori che non vedono di buon occhio la perseverante attività della Riserva naturale e che evidentemente confidano sulla presenza degli ungulati nell’area protetta», è il triste commento del direttore dell’ente Lodovisi.

«A rendere ancora più amaro il boccone è la sensazione di solitudine che i miei operatori avvertono in questa difficile opera di contenimento nonostante gli sforzi profusi che nell’ultimo anno non si è fermata un attimo. Intorno si registra solo diffidenza se non ostilità; c’è chi pubblicamente punta il dito contro le politiche messe in atto dalla Riserva, che restano di gran lunga le più efficaci, ma poi sotto sotto preferisce strizzare l’occhiolino a questi scalmanati. Nonostante ciò, forti dei numeri che ci danno ragione e nonostante le molteplici difficoltà, continuiamo a lavorare per arginare il fenomeno con determinazione e con tutti gli strumenti a disposizione e già oggi la struttura è stata di nuovo risistemata. Dopodiché nelle prossime settimane presenteremo il nuovo piano di controllo della specie in via di ultimazione nel quale sono comprese tutte le attività messe in campo e le strategie proposte. Sarà quella l’occasione anche per tirare le somme su un problema che affligge non solo il territorio della Riserva Naturale come evidenziano le cronache di questi giorni». 

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Il Messaggero