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Un altro caso di peste suina trovato nel Lazio, questa volta nel reatino, fuori dalla zona rossa. Ad annunciarlo l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato: «L'Istituto Zooprofilattico ha comunicato un nuovo caso positivo su una carcassa di cinghiale, questa volta nella zona di Borgo Velino in provincia di Rieti. I servizi veterinari della Asl hanno già attivato i protocolli operativi», ha detto D'Amato sottolineando che così «salgono complessivamente a 14 i casi finora accertati di peste suina, questo è il primo al di fuori della zona rossa».
Peste suina, cabina di regia nel Lazio
Intanto proprio nel Lazio la cabina di regina istituita la scorsa settimana, con la presentazione della nuova dell'ordinanza, è al lavoro. Da quanto si apprende, ci dovrebbe essere inevitabilmente una nuova perimetrazione della zona rossa. Proprio rispetto all'individuazione dell'ultimo caso, questo potrebbe portare ad una un'accelerazione per la selezione delle modalità dell'abbattimento selettivo dei cinghiali, che dovrebbero essere indicate dalla prefettura. La malattia che sta colpendo gli ungulati sta diventando un vero è proprio problema anche per la filerà produttiva. Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha infatti inviato una lettera al ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, e per conoscenza al Commissario Straordinario alla Peste Suina Africaba, Angelo Ferrari, e al Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, per chiedere indennizzi per le aziende agricole e gli allevamenti suinicoli. «Le chiedo di includere la Regione Lazio - ha scritto Zingaretti - nell'ambito della ripartizione delle risorse finanziarie previste dall'articolo 26 del D.L. 4/2022 con specifico riferimento al fondo destinato al rafforzamento degli interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza, nonché al fondo per indennizzare gli operatori della filiera colpiti dalle restrizioni sulla movimentazione degli animali e sulla commercializzazione dei prodotti derivati valutando altresì, in relazione alla progressione della situazione epidemiologica, un incremento delle risorse stanziate con il medesimo decreto-legge».
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Riferendosi poi al «divieto di movimentazione di fieno e paglia per almeno 90 giorni al di fuori della zona infetta» dalle parte delle imprese agricole Zingaretti ha aggiunto: «Le chiedo di individuare, anche per queste aziende, le opportune forme di risarcimento, al fine di continuare a sostenere la filiera agro-alimentare laziale anche durante questa fase di emergenza.
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Il Messaggero