Coronavirus, il nodo mascherine. Nel decreto una spinta alla produzione. Conte: le polemiche non mi interessano

Coronavirus, il nodo mascherine. Nel decreto una spinta alla produzione. Conte: le polemiche non mi interessano
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ROMA «Non sono interessato alle polemiche, questo non è il momento. Io sono concentrato esclusivamente a lavorare e a dare risposta ai cittadini e ai malati. Questa è l'unica cosa che conta. Mi interessano i fatti e tutto ciò che serve per soccorrere i malati e garantire ai medici e agli infermieri in prima linea condizioni di sicurezza». Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte commenta così con i suoi collaboratori le polemiche tra Lombardia e protezione civile.


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Le mascherine non ci sono. Almeno nelle quantità che servirebbero, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ne è consapevole. Così come è noto che molti fabbricanti negli anni scorsi hanno deciso smettere la produzione considerandola non più remunerativa. Avrebbero dovuto dare ascolto, forse, alla ‘profezia’ di Bill Gates ma così non è stato e ora riprendere a produrre camici e mascherine protettive non è facile, tantomeno lo si può fare nel giro di pochi giorni. Ci proverà forse Bertolaso, nominato ieri l’altro assistente del presidente della Lombardia. Avrà fortuna? Difficile perché la pandemia si è ormai diffusa in tutta Europa e ogni paese si tiene per sè i presidi e gli strumenti necessari ad affrontare l’emergenza.
 

Le polemiche nel frattempo fioccano, ma con esse non si moltiplicano le mascherine. Qualcosa potrebbe cambiare con il decreto del Consiglio dei ministri che prevede che è consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme. Nella bozza del decreto, ancora suscettibile di modifiche, si legge che le aziende produttrici che intendono avvalersi della deroga devono inviare all'Iss autocertificazione sulle caratteristiche tecniche delle mascherine,rispettando tutti i requisiti di sicurezza. L'Iss in 2 giorni si pronuncia circa la rispondenza delle mascherine alle norme vigenti. Confermati anche gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero