Carlo Fidanza indagato per corruzione, l'accusa: «Ha assunto il figlio di un consigliere in cambio delle dimissioni». Lui: sono sereno, nessun atto illecito

I finanzieri del nucleo di polizia economica-finanziaria di Milano hanno eseguito una perquisizione a carico dell'europarlamentare

Carlo Fidanza indagato per corruzione, l'accusa: «Ha assunto il figlio di un consigliere in cambio delle dimissioni»
Avrebbe "venduto" la sua carica di consigliere comunale in cambio dell'assunzione del figlio diciottenne nello staff del Parlamento europeo. La procura milanese,...

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Avrebbe "venduto" la sua carica di consigliere comunale in cambio dell'assunzione del figlio diciottenne nello staff del Parlamento europeo. La procura milanese, nella persona dei pm Cristiana Roveda e Giovanni Polizzi, ha aperto un'inchiesta su un presunto scambio corruttivo interno al partito di Fratelli d'Italia. Sono indagati Giovanni Acri, ex consigliere comunale di Brescia eletto con FdI, e l'europarlamentare dello stesso partito Carlo Fidanza, accusati entrambi di corruzione (il primo in qualità di pubblico ufficiale, il secondo di privato cittadino). Acri ha rassegnato le dimissioni dall'incarico il 25 giugno dell'anno scorso, consentendo il giorno successivo l'insediamento al suo posto in Consiglio comunale di Giangiacomo Carlovini, ritenuto appartenente alla corrente politica dell'onorevole Fidanza. Pochi giorni prima il figlio di Acri, che ancora frequentava le scuole superiori, aveva firmato il contratto come assistente dell'europarlamentare. L'inchiesta è partita da un esposto presentato in Procura. I finanzieri del nucleo di polizia economica-finanziaria di Milano hanno eseguito ieri una perquisizione nell'appartamento di Acri e della sua ex moglie, dove vive il figlio. 

 

 

Fidanza: sono sereno, nessun atto illecito 

«Ho appreso con sorpresa di questa indagine, che pare riprendere i contenuti di un esposto anonimo depositato alla Procura di Brescia nell’ottobre 2021, pochi giorni dopo la trasmissione di un’inchiesta giornalistica di Fanpage. Evidentemente, facendo politica, non si può essere simpatici a tutti e probabilmente qualcuno ha tentato di colpirmi in un momento di difficoltà, nascondendosi dietro l’anonimato. Tengo solo a dire che sono più che sereno, non ho commesso alcun atto illecito e sono certo che le indagini lo dimostreranno». Così in una nota l’eurodeputato di FdI- Ecr Carlo Fidanza.

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Il Messaggero