Inaugurata la "Pietra della poesia" dedicata a Giuseppe Bonaviri

Giuseppina Bonaviri con il sindaco, Riccardo Mastrangeli
Una poesia, come “La donna cannone” di Francesco De Gregori, per aprire la cerimonia dedicata a un poeta e scrittore del calibro di Giuseppe Bonaviri nell’ambito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Una poesia, come “La donna cannone” di Francesco De Gregori, per aprire la cerimonia dedicata a un poeta e scrittore del calibro di Giuseppe Bonaviri nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita. Da ieri alla Villa Comunale, sul lato di via Cicerone «che non è l’ingresso principale ma quello dal quale si accede di più», come ha ricordato il sindaco Riccardo Mastrangeli, una “pietra della poesia” ricorda l’illustre concittadino. Nato in Sicilia, a Mineo, dove la mamma andò ad ascoltare gli affabulatori e poeti che proprio su una pietra declamavano e che portavano il buon auspicio di un figlio letterato, Giuseppe Bonaviri si era stabilito a Frosinone dove aveva esercitato anche la professione di cardiologo. «Scriveva persino sui ricettari, quando era ispirato» - ha raccontato lo stesso Mastrangeli che ha conosciuto e apprezzato, anzi «amato Bonaviri, un personaggio complesso», invitando gli alunni del I istituto comprensivo e quelli dell’artistico e musicale “Bragaglia” ad approfondire la sua opera nonché, fra le altre, la collaborazione con Ennio Morricone. Ma è stato un invito ampliato: «Bonaviri è stato candidato più volte al Nobel, abbiamo voluto dedicare uno spazio importante all’interno del giardino più importante della città in modo che ogni persona che passi qui possa prendere visione e coscienza. Una scelta che vuole fare in modo che questo cittadino illustre sia conosciuto e ricordato».


La pietra è stata realizzata dagli studenti del corso di scultura dell’Accademia di belle arti. «L’abbiamo immaginata - ha detto la direttrice, Loredana Rea - scegliendo il marmo giusto per incidere. I ragazzi sono stati alle cave di Carrara». Tre le “pietre della poesia” nell’ambito delle iniziative del centenario organizzate dalla famiglia insieme alle istituzioni. Una già a Cassino, l’altra ieri e la prossima a Mineo. «Ma abbiamo in mente anche un percorso di pietre virtuali, un parco - ha detto la figlia, Giuseppina Bonaviri -da Tunisi alla Spagna».


Il dirigente scolastico del “Bragaglia”, Fabio Giona, ha ricorddato come il suo istituto ha intitolato proprio a Giuseppe Bonaviri l’aula magna. La figlia ha inteso ringraziare i presenti e in particolare «l’amministrazione comunale, attenta e oculata, l’accademia che ha subito sposato la nostra iniziativa, le scuole che ci hanno sostenuto». Il percorso legato al centenario è appena iniziato ma resta la scena più bella di ieri mattina, gli alunni delle elementari che si sono “tuffati” sulla pietra per accarezzarla.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero